a

LaicaMente è un blog in cui puoi trovare e postare alcune riflessioni sulla laicità. La principale finalità è quella di aumentare la presenza di una riflessione laica, democratica ed indipendente sulla rete. I contenuti di questo sito web rappresentano il pensiero dei loro autori, non hanno una periodicità predefinita e sono frutto di un impegno non retribuito e volontario. Laicamente si impegna a rispettare i diritti di privacy e copyright, ogni contributo è firmato e, se raccolto sulla rete, non sarà riprodotto interamente e avrà il link alla fonte e, se disponibile, il nome dell’autore.

About us

Chi siamo

About us
Tratto da Avvenire di Eugenio Fatigante Una di quelle piccole storie di grande coraggio che però hanno inciso nel profondo del vissuto delle donne in Italia. E’ la storia di Franca Viola che ad Alcamo, nella Sicilia ancora arcaica del 1966, fu la prima a rifiutare il “matrimonio riparatore” (previsto dalle leggi dell'epoca dopo quella che sull’isola viene chiamata “fuitina” fra due giovani), portando la vicenda in un’aula di tribunale e contestando al suo rapitore e stupratore di essere stata consenziente. Una eroina, Franca (tuttora vivente), che ha fatto tanto per tutte le donne e che è meno conosciuta di quanto meriterebbe. Protagonista di una vicenda conclusa di fatto solo nel 1981 quando il “matrimonio riparatore”, che prima estingueva addirittura il reato di stupro, venne definitivamente cancellato dal codice penale. Pare un’eternità fa, sul piano culturale e del costume, eppure in fondo sono passati “appena” 40 anni.
Tratto da Il Post Nei giorni successivi al grave naufragio avvenuto il 26 febbraio a Steccato di Cutro, in provincia di Crotone (Calabria), il governo guidato da Giorgia Meloni ha spiegato più voltedi volere impedire gli arrivi via mare di migranti contrastando le attività di due figure: i trafficanti di esseri umani e i cosiddetti “scafisti”, un termine usato quasi solo quando si parla di immigrazione per definire persone che guidano le imbarcazioni o i gommoni su cui i migranti arrivano in Italia. Mentre i trafficanti, cioè le persone che organizzano questi viaggi, sono spesso assai difficili da individuare e processare, ogni anno in Italia vengono arrestati decine di cosiddetti scafisti.
Tratto da quotidianosanità di Cesare Fassari In tutti i paesi dell'OCSE l’accesso tempestivo ad adeguate cure di fine vita per alleviare i sintomi per le persone con malattie terminali come dolore, dispnea e angoscia, è basso: è infatti meno del 40% la percentuale di chi riceve cure palliative. Una percentuale che in Italia scende intorno al 35% anche se il nostro Paese ha recentemente implementato un modello di identificazione precoce dei pazienti con bisogni di cure palliative attraverso l'integrazione tra cure primarie e cure palliative domiciliari.
Tratto da Lifegate di Ilaria Chiavacci Se lo scorso febbraio avessimo aperto il dizionario Devoto Oli, alla voce “color carne” avremmo letto: “Color rosa pallido simile a quello della pelle umana”. Oggi, oltre al Nuovo Devoto Oli, hanno cambiato la loro definizione di color carne anche il Dizionario Garzanti di Italiano, il Nuovo De Mauro per Internazionale, la Treccani e lo Zingarelli-Zanichelli.
Tratto da Uaar Al via la nuova inchiesta dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti. Da oggi è on line carogiubileo.it, il nuovo lavoro di inchiesta dell’Uaar che, già artefice di icostidellachiesa.it, ha deciso di dedicare sito e robusto work in progress specificamente al prossimo giubileo previsto a Roma per il 2025.
Tratto da Il Fatto Quotidiano Bruxelles inizia a perdere la pazienza. La Commissione europea ha ordinato all’Italia di recuperare gli aiuti di Stato illegali concessi a determinati enti non commerciali sotto forma di esenzione dall’imposta comunale sugli immobili (Ici) dal 2006 al 2011. Si tratta soprattutto di immobili di proprietà della Chiesa. La decisione fa seguito a una sentenza del 2018 della Corte di giustizia europea che annullava parzialmente una decisione di Bruxelles del 2012, nella quale dichiaraval’esenzione fiscale dell’Italia incompatibile con le norme comunitarie sugli aiuti di Stato, ma rinunciava al recupero. Nel 2012 Bruxelles aveva scelto di non ordinare all’Italia di recuperare gli aiuti illegali perché le banche dati fiscali e catastali non consentivano l’identificazione dei beneficiari. Nel 2018 la Corte di Giustizia aveva parzialmente annullato questa decisione, ritenendo che la Commissione europea avrebbe dovuto valutare se esistessero modalità alternative per il recupero, anche solo parziale. Nella sua decisione odierna, l’esecutivo comunitario riconosce l’esistenza di difficoltà per le autorità italiane nell’identificare i beneficiaridelle esenzioni, ma conclude che ciò non sia sufficiente per escludere la possibilità di ottenere almeno un recupero parziale dell’aiuto. Ad esempio, viene evidenziato, “l’Italia potrebbe utilizzare i dati delle dichiarazioni presentate ai sensi della nuova imposta sugli immobili e integrarli con altri metodi, comprese le autodichiarazioni”. Bruxelles chiarisce inoltre che “il recupero non è richiesto quando gli aiuti sono concessi per attività non economiche o quando costituiscono aiuti ‘de minimis'”. Queste difficoltà, e probabilmente una certa inerzia, spiegano perché ancora non esista un dato ufficiale su quanti siano i soldi in ballo. Secondo le diverse stime di va da un minimo di un miliardo e mezzo fino alla somma monstre di 11 miliardi in 5 anni di tasse mai richieste dallo Stato italiano. Ecco le principali tappe della vicenda.
Tratto da Libero Pensiero di  Matthew Andrea D'Alessio Le Madri del sabato sono un gruppo di protesta pacifica che ogni sabato a mezzogiorno si riunisce davanti al liceo Galatasaray in Istiklal Street a Istanbul, in Turchia. Il movimento è nato nel 1995, dopo che la polizia turca ha arrestato e poi fatto sparire diversi giovani sospettati di essere legati al Partito dei lavoratori del Kurdistan (PKK). I manifestanti, composti principalmente da madri delle vittime, si sono quindi riuniti per chiedere giustizia per i loro familiari scomparsi o uccisi. Nel corso degli anni il movimento si è ampliato abbracciando anche altre cause come i diritti delle donne, la libertà di espressione e la giustizia sociale, diventando un simbolo di resistenza e lotta per i diritti umani in Turchia.
Tratto da nev di Agenzia NEV Roma (NEV), 24 febbraio 2023 – L’Agenzia NEV inaugura un ciclo di interviste per riprendere i temi del convegno “Pluralismo religioso, integralismi, democrazie”, recentemente tenutosi a Roma. Il convegno è stato promosso dalla Fondazione Lelio e Lisli Basso, dalla Rivista e Centro Studi Confronti, dalla Biblioteca Centrale Giuridica, dalla rivista Questione Giustizia e dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI). Iniziamo con Paolo Naso, coordinatore della Commissione Studi Dialogo Integrazione della FCEI, consulente per i rapporti istituzionali del programma rifugiati e migranti FCEI/Mediterranean Hope, nonché docente presso l’Università Sapienza e membro del Comitato scientifico del Centro Studi Confronti.