a

LaicaMente è un blog in cui puoi trovare e postare alcune riflessioni sulla laicità. La principale finalità è quella di aumentare la presenza di una riflessione laica, democratica ed indipendente sulla rete. I contenuti di questo sito web rappresentano il pensiero dei loro autori, non hanno una periodicità predefinita e sono frutto di un impegno non retribuito e volontario. Laicamente si impegna a rispettare i diritti di privacy e copyright, ogni contributo è firmato e, se raccolto sulla rete, non sarà riprodotto interamente e avrà il link alla fonte e, se disponibile, il nome dell’autore.

About us

Chi siamo

About us
L'Associazione 'ArticoloZero-Coordinamento per la laicità' denuncia la paradossale e discriminante situazione per cui, sempre più spesso, nelle nostre scuole pubbliche si affida a chi insegna religione cattolica l'insegnamento 'trasversale' di Educazione civica! Con la seguente 'Lettera aperta', che si chiede di condividere e sottoscrivere, si vuole rilanciare il dibattito sulla laicità (elemento fondativo della nostra Costituzione) nella Scuola dando appuntamento ad un'iniziativa pubblica sul tema, il prossimo sabato 5 giugno 2021. Firma la petizione "Ministero dell'Istruzione: Educazione Civica è Educazione Laica!" cliccando QUI
Tratto da NEV: Paolo Naso: "Quella proposta dall’onorevole Zan non è una legge ideologica sull’omosessualità, ma uno strumento a tutela delle vittime di violenze, discriminazioni e insulti odiosi che offendono e talvolta uccidono. E per questo la legge è urgente, perché i diritti e le tutele sono sempre urgenti".
di Michele Serra tratto da Repubblica.it "Nel truce computo dei fondamentalismi religiosi rischia di passare in second'ordine quello cattolico, che in Polonia è al governo e non lesina colpi bassi ai suoi oppositori."
Di Valerio Pocar, tratto da critica liberale ...Il cosiddetto ottopermille, stabilito dalla legge 20.5.1985 n. 222, rappresenta una quota della contribuzione che lo Stato impone e si vorrebbe supporre che anche questa quota sia destinata a spese per servizi di utilità collettiva. Non è così. In forza della norma citata -non per caso stabilita in esecuzionedegli accordi tra Repubblica italiana e Santa Sede conseguenti alla revisione del Concordato clerico-fascista del 1929 lo Stato concede ai contribuenti di destinare una quota delle imposte dovute per l’Irpef (appunto l’8 per mille) a una confessione religiosa, purché si tratti di una confessione con la quale lo Stato ha stipulato una “intesa”. Così accade che la confessione musulmana, la seconda per numerosità in questo Paese, non può essere destinataria della quota d’imposta, perché l’intesa non c’è.
Da mercoledì 7 aprile il presidio ospedaliero del Cottolengo di Torino diventerà un centro vaccinale per i religiosi a dimostrazione del fatto che chiunque possa vantare un Santo in Paradiso non ha nessuna voglia di mettersi in coda con gli ultimi! E quale criterio verrà usato per le religioni non riconosciute dalle Intese con lo Stato? Discrezionalità? Favoritismi? Conoscenze? Simpatia?
Di Luca Kocci da il Manifesto È morto ieri, nella sua casa di Tubinga in Germania, all’età di 93 anni, il teologo svizzero Hans Küng. Aveva acquistato notorietà anche al di fuori delle aule universitarie per aver duramente contestato il dogma dell’«infallibilità» del papa, stabilito dal Concilio Vaticano I nel 1870, quando sulla cattedra di Pietro sedeva Pio IX. Per questo motivo, nel 1979, venne sanzionato da papa Wojtyla, diventando così il primo dei tanti teologi che Giovanni Paolo II punirà durante il suo lungo pontificato.