UN TSO PER COSPITO

Tratto da il Sussidiario.net di Niccolò Magnani

Mentre ormai da 24 ore Alfredo Cospito ha fatto ritorno in cella al 41bis nel carcere di Milano-Opera, la politica assieme alla giustizia e al Comitato Nazionale di Bioetica si interrogano sul destino di una vicenda tutt’altro che conclusa dopo il ricorso respinto in Cassazione lo scorso venerdì 24 febbraio. I medici dell’ospedale San Paolo di Milano, dove Cospito era stato ricoverato lo scorso 11 febbraio per il peggioramento delle condizioni di salute a seguito del perdurante sciopero della fame dallo scorso ottobre 2022, hanno confermato il buono stato generale delle condizioni attuali rimandandolo al SAI (Servizio di Assistenza Intensiva) all’interno del carcere di Opera. Nel frattempo si resta in attesa del parere del CNB che lo scorso venerdì ha reso noto di voler «proseguire l’analisi al fine di ottenere la massima convergenza possibile con riguardo alle delicate e complesse problematiche sottese, nel rispetto di tutte le posizioni sino a ora emerse».

Secondo quanto riporta oggi il quotidiano “Il Dubbio”, all’interno del Comitato guidato dal professor Angelo Vescovi vi sarebbe una sostanziale spaccatura tra “pro life” e “pro choice” in merito alle modalità di affrontare l’eventuale prossimo peggioramento delle condizioni del leader anarchico terrorista, in sciopero contro il regime 41bis. Secondo alcuni la risposta alla questione di Cospito deve essere prettamente giuridica e non etica, ma non vi è unanimità affatto: non solo, davanti alla possibilità di applicare un Tso (trattamento sanitario obbligatorio) per riequilibrare alimenti e nutrimenti dopo oltre 4 mesi di sciopero (parziale) della fame. «Una maggioranza che vorrebbe imporre a Cospito l’alimentazione artificiale e una minoranza, invece, che vorrebbe veder rispettato il suo diritto all’autodeterminazione, cristallizzato nelle Dat che ha scritto e consegnate al suo avvocato», spiegano ancora le fonti del “Dubbio” al Comitato Nazionale di Bioetica sul caso Cospito.

Una possibile via d’uscita per il CNB sarebbe la formulazione di due pareri non vincolanti per il Ministero della Giustizia, anche se resta prevalente la linea del Tso in quanto Alfredo Cospito si starebbe trasformando da persona a sana a persona malata proprio per il costante sciopero della fame. Il dibattito è aperto tanto nel Comitato di Bioetica quanto tra giudici e Ministero per una vicenda che, lo ripetiamo, non è affatto conclusa. Sia per le costanti e sempre più minacciose istanze degli anarchici insurrezionalisti “al seguito” di Cospito nelle piazze delle principali città d’Italia (è di oggi l’allarme dell’intelligence sulla crescita della minaccia dell’eversione dopo il caso Cospito); e sia per le stesse condizioni di salute del leader condannato a 30 anni di carcere, dopo la decisione presa ieri al rientro in carcere a Opera.

«Ora andrò avanti ad acqua e sale, niente più zucchero», ha fatto sapere Cospito tramite il suo avvocato Flavio Rossi Albertini. «Dicono che ha preso un po’ di peso – aggiunge il legale – ma sarà lo zucchero dice lui o il fatto che lo pesano vestito, con diversi maglioni, e con le scarpe. «Cospito riferisce di sentirsi un pochino più stanco fisicamente dopo l’interruzione del potassio, di venerdì scorso, ma il morale pare alto», conclude l’avvocato. Nuove e costanti minacce contro lo Stato continuano intanto sul web e nella larga galassia di parte degli anarchici: «volontà di annientamento da parte dello Stato nei confronti del compagno, già definita a dicembre con l’esito dell’udienza al tribunale di sorveglianza di Roma. Quest’ultimo trasferimento dal San Paolo ad Opera si pone perfettamente in linea con tale volontà di annientamento. Intendono distruggere un compagno e con lui credono di dare un monito alla lotta rivoluzionaria in questo paese. L’intento, però, è vano: la necessità di lottare contro lo Stato e il capitale è inestirpabile, il desiderio di rovesciare questa realtà sociale autoritaria è inestinguibile. Morte allo Stato, sempre per l’anarchia», si legge ancora sui portali uniti nella “lotta” per Cospito libero dal 41bis.

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