Dibattito | Caso Bigon e laicità della politica.
I democratici di ispirazione cristiana non possono fermarsi alla testimonianza personale, ma devono attivarsi per elaborare regole essenziali a tutela...
I democratici di ispirazione cristiana non possono fermarsi alla testimonianza personale, ma devono attivarsi per elaborare regole essenziali a tutela...
È la quinta persona in Italia, seguita dall’Associazione Luca Coscioni, ad aver avuto il via libera per la morte volontaria...
Il Consiglio regionale verso la bocciatura del testo: per evitare la discussione il presidente Allasia si affida al parere dell’Avvocatura Tratto...
Il figlio di Sibilla Barbieri e Marco Perduca, che ha partecipato all’accompagnamento, annunciano: “Domani, l’autodenuncia del viaggio e la famiglia denuncia...
La signora Gloria (nome di fantasia), 78 anni, è una paziente oncologica: “Sono stata libera fino alla fine”
Si tratta del secondo caso in Veneto ed il quarto in tutta Italia. Filomena Gallo commenta: “Procedura conclusa senza ostruzionismi. Invitiamo le altre Regioni a seguire il modello del Veneto".
Tratto da Quotidiano Piemontese Il Piemonte ha raggiunto la soglia delle firme necessarie per la proposta di legge regionale sul “suicidio...
Eutanasia, l’importante appello di 800mila operatori nella sanità di Francia contro il progetto di legge del Governo Macron: “medici curano e aiutano pazienti, non danno la morte”.
L'appello delle aziende della sanità di Francia contro il testo sull'eutanasia
Mentre prosegue spedito il progetto di legge sull’eutanasia e il suicidio assistito in Francia – dopo aver incassato quello pochi giorni fa sull’aborto in Costituzione – il Governo Macron-Borne si ritrova alle prese con un importante e vasto appello siglato da 800mila professionistiche operano nella sanità francese. In tutto 13 organizzazioni e società scientifiche firmano un testo comune che respinge la pratica dell’eutanasia, definendola «incompatibile con la professione di assistenza medica». La notizia non è da poco tanto da conquistare la prima pagine di “Le Figaro” in Francia, entrando nel dibattito dell’opinione pubblica negli stessi giorni in cui le vaste proteste sulla riforma pensioni riempiono le piazze francesi.
La legge compie 5 anni e l’Associazione Coscioni fa appello a Schillaci: “Informare i cittadini per attuarla davvero”.
La legge è in vigore da cinque anni ma nessuno la conosce. Eppure riguarda tre elementi chiavi della vita umana: il dolore, la malattia, la morte. Riguarda tutti, nessuno escluso. Invece soltanto un’infinitesimale parte degli italiani, 185.500, hanno scritto e depositato in questi cinque anni il proprio testamento biologico. Ossia le “Dat”, le dichiarazioni anticipate di trattamento, quelle volontà che dopo una lunghissima battaglia in Parlamento, ci permettono oggi di chiedere come liberamente vogliamo essere accompagnati alla morte.