Tratto da il Mulino, articolo di Margherita Ramajoli Disciplinare una tecnologia inafferrabile e in costante evoluzione come l’intelligenza artificiale non è...

Tratto da Una Parola al Giorno, di Salvatore Congiu re-al-tà SIGNIFICATO Totalità di ciò che esiste; mondo concreto, materiale ETIMOLOGIA da reale, derivato dal latino res ‘cosa’. es. «Ha...

Tratto da Il manifesto di Andrea Capocci L’Unione Europea sarà la prima potenza tecnologica mondiale a tentare di governare l’intelligenza artificiale. Ieri il Parlamento europeo ha approvato a larga maggioranza un regolamento ribattezzato «AI act», che prima di entrare in vigore dovrà essere discusso con il Consiglio dell’Unione Europea – che rappresenta i governi – e con la Commissione.
Tratto da Agi di Paolo Giorgi  AGI - Il progetto di Neuralink (la società di Elon Musk) di impiantare chip nel cervello umano per aiutare le persone paralizzate o affette da malattie neurologiche a comunicare direttamente con un dispositivo esterno attraverso il pensiero, si avvicina a diventare realtà, con il via libera in Usa alla sperimentazione umana, ed "è questo il momento di iniziare a pensare a una regolamentazione chiara e rigorosa.
Tratto da Varieventuali

Tempo di elezioni, tempo di sondaggi elettorali.

Dal 29 aprile 2023 e fino alla chiusura delle operazioni di voto – ai sensi dell’art. 15, comma 2, della delibera AGCOM n. 87/23/CONS, secondo quanto previsto dall’art. 8, comma 1, della legge 22 febbraio 2000, n. 28 – è vietato rendere pubblici o, comunque, diffondere i risultati di sondaggi demoscopici sull’esito delle elezioni e sugli orientamenti politici e di voto degli elettori. Tale divieto si estende anche alle manifestazioni di opinione o a quelle rilevazioni che, per le modalità di realizzazione e diffusione, possono comunque influenzare l’elettorato.
Tratto da Amnesty International In risposta al voto espresso dal Parlamento europeo sull’AI Act, in merito alla regolamentazione dei sistemi di intelligenza artificiale, Mher Hakobyan, consulente per la tutela dei diritti presso Amnesty International, ha dichiarato:
“Oggi il Parlamento europeo ha inviato un potente segnale sui diritti umani, votando a favore del divieto di diverse pratiche basate sull’intelligenza artificiale che, violando i diritti umani, devono essere messe al centro di questa legislazione storica”.
Tratto da Il Sole 24 ore 

Geoffrey Hinton, che è stato definito il “padrino dell’intelligenza artificiale”, ha confermato di aver lasciato il suo ruolo in Google la scorsa settimana per i “pericoli” legati della tecnologia che lui stesso ha contribuito a sviluppare. Il lavoro pionieristico di Hinton sulle reti neurali ha dato forma ai sistemi di intelligenza artificiale che alimentano molti dei prodotti odierni. Per un decennio ha lavorato part-time a Google per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale del gigante tecnologico, ma da allora ha iniziato a nutrire preoccupazioni sulla tecnologia e sul suo ruolo nel farla progredire.