Così la polizia potrà leggere i nostri messaggi Whatsapp (grazie all’intelligenza artificiale)

Tratto da EuropaToday, di Francesco Bortoletto.

Chatcontrol può attendere, per il momento. I ministri dei 27 Stati membri hanno rinviato ancora la controversa legge europea, che prevede che i sistemi di messagistica più diffusi come Whatsapp introducano obbligatoriamente una scansione automatica dei messaggi per individuare eventuale materiale pedopornografico. Questa scansione si basa sull’intelligenza artificiale, che invia in un secondo momento le segnalazioni alle autorità giudiziare dei singoli Paesi Ue. Per i detrattori della legge si tratta di uno strumento pericolosissimo di sorveglianza di massa. Da qui le dvisioni tra gli Stati membri: l’Italia è a favore, la Francia è in dubbio, la Germania è contraria. E la quadra, a oggi, è ancora lontana.

A data da destinarsi

Giovedì (20 giugno) il vasto fronte che si oppone a Chatcontrol ha festeggiato per l’ennesimo rinvio dei governi nazionali. La presidenza belga del Consiglio Ue aveva provato a forzare la mano, inserendo il voto sulla legge in agenda. Ma dato il disaccordo politico e le pressioni degli attivisti della privacy, il voto è stato rinviato a data da destinarsi.

È il secondo rinvio in due giorni di questa discussione, ma secondo un diplomatico Ue contattato dal sito olandese Hln “questa rimane una prorità importante” per l’Ue. Per il momento, non è stata comunicata una nuova data nella quale questa discussione verrà ripresa. Ma è probabile, a questo punto, che se ne occuperà la presidenza ungherese, che al primo luglio raccoglierà il testimone belga alla guida del Consiglio.

Il regolamento “Chatcontrol”

Proposto nel 2022 dalla commissaria svedese agli Affari interni, Ylva Johansson, il nome ufficiale del provvedimento sarebbe Regolamento sull’abuso sessuale dei minori (Csar nell’acronimo inglese), ma è stato ribattezzato da politici e media “regolamento Chatcontrol”.

Il punto più controverso del testo prevede la scansione sistematica attraverso l’intelligenza artificiale dei messaggi inviati tra utenti digitali alla ricerca di contenuti che documentino l’abuso sessuale su minori o la diffusione di materiale pedopornografico. In altre parole, si tratterebbe di “bucare” la crittografia end-to-end che garantisce da anni la sicurezza dei dati e delle conversazioni degli utenti delle piattaforme di messaggistica istantanea (come Whatsapp, Signal, Messenger ecc.).

Secondo i detrattori della legge, un fronte variegato che comprende partiti politici nazionali, eurodeputati, associazioni di settore e vari esperti di digitale, ci sono grosse criticità nel nuovo quadro normativo, che sacrificherebbe la privacy e la sicurezza degli utenti senza nemmeno ottenere i risultati attesi in termini di lotta al crimine. La tecnologia su cui si baserebbe il regolamento Chatcontrol sarebbe infatti “inaffidabile”, cioè non garantirebbe di rilevare tutto il materiale illegale ma, al contrario, potrebbe portare ad accusare ingiustamente degli utenti. Inoltre, il provvedimento depotenzierebbe la garanzia di sicurezza offerta dalla crittografia end-to-end, aprendo la porta per una montagna di dati sensibili ad hacker e attori ostili statali e non.

Il compromesso che non basta

Se inizialmente la proposta dell’esecutivo comunitario comprendeva la scansione di tutti i messaggi e contenuti multimediali scambiati dagli utenti su queste piattaforme, il compromesso raggiunto lo scorso maggio dalla presidenza belga dell’Ue prevedeva (tra le altre cose) l’esclusione dei file audio dal setaccio digitale. Di conseguenza, solo i contenuti visivi e i link condivisi per messaggio finirebbero sotto le lenti della scansione, sia automatizzata che umana, da parte delle autorità.

Questa modifica pareva aver conquistato al provvedimento l’appoggio del governo francese (così come di quello svedese), ma evidentemente non è bastato. Sarebbero ora necessarie ulteriori negoziazioni tra gli Stati membri, riporta Hln, citando un diplomatico europeo secondo cui permarrebbe la volontà di “continuare i colloqui in un’atmosfera serena”. Peraltro, proprio il governo francese appare destinato a cambiare colore politico nel giro di qualche settimana, data la probabile vittoria dell’estrema destra transalpina alle legislative di fine mese, dunque la discussione potrebbe complicarsi ancora di più.

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