IL MANAGER DUCESCO

Tratto da la Repubblica di Francesco Bei

“Ma poi, o signori, quali farfalle andiamo a cercare sotto l’arco di Tito? Ebbene, io dichiaro qui, al cospetto di Voi, ed al cospetto di tutto il governo italiano, che assumo (io solo!) la responsabilità di 3-I (politica! morale! storica!) di tutto quanto è avvenuto. Se le frasi più o meno storpiate bastano per impiccare un uomo, fuori il palo e fuori la corda! Se 3-I è stata una mia colpa, a me la responsabilità di questo, perché questo clima storico, politico e morale io l’ho alimentato nel mio ruolo”. I componenti del Cda di 3-I, la società pubblica che dovrebbe gestire il software di Inps, Istat e Inail, sono sobbalzati quando ieri mattina, aprendo la posta, hanno trovato questa mail del presidente Claudio Anastasio.

Una retorica così eccessiva, così lontana dal linguaggio aziendale, ha quindi portato qualcuno più curioso degli altri a inserire su Google quelle frasi pittoresche e…rapido giro di telefonate, commenti increduli, “davvero è arrivato a tanto?”. Sì, perché Anastasio, nominato dal governo Meloni, uomo di provata fede (inutile dire quale) e salutato il giorno della nomina a novembre con gli auguri più calorosi di Rachele Mussolini, stavolta l’ha fatta davvero grossa. È andato a copiare parola per parola il celebre discorso del 3 gennaio 1925 con cui Mussolini rivendicò la responsabilità politica del delitto Matteotti, un’orazione considerata dagli storici come l’inizio alla dittatura.

Spavaldo oppure inconsapevole delle conseguenze del suo gesto, il capo della 3-I Anastasio ha provato a emulare l’eloquio del suo lontano ispiratore: “Il Governo è il mio Partito, è in piena efficienza. Signori, vi siete fatte delle illusioni! Voi avete creduto che 3-I fosse finita perché io la comprimevo, che il Partito fosse così in difetto perché io lo esponevo a confronto, e poi avevo anche la crudeltà di dirlo. Se io la centesima parte dell’energia che ho messo a comprimere 3-I la mettessi a scatenarlo, oh, vedreste allora… la bellezza per l’Italia. Ma non ci sarà bisogno di questo, perché il Governo è abbastanza forte per stroncare in pieno e definitivamente la mia sedizione”.

Basta sostituire la parola “3-I” con la parola “Fascismo” e la lettura sinottica è perfetta. Riga per riga. “L’Italia, o signori – prosegue la mail di Anastasio – vuole la pace di 3-I, vuole la tranquillità, vuole la calma laboriosa del fare meglio; gliela daremo con l’amore, se è possibile. E tutti sappiamo che non è capriccio di persona, che non è libidine di governo, che non è passione ignobile, ma è soltanto amore sconfinato e possente per la Patria. Il vostro Presidente di 3-I S.p.A. Claudio Anastasio”. Se questa è la classe dirigente che Fratelli d’Italia mette alla guida delle aziende pubbliche, c’è da tremare pensando all’infornata di nomine in arrivo.

 

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