In Francia non c’è più il canone ma la TV pubblica è a rischio

Macron l’aveva promesso durante la sua campagna elettorale ed ora l’ha fatto: i cittadini francesi non dovranno più pagare il canone TV, tre miliardi di euro che rimarranno nelle loro tasche ma che lo Stato dovrebbe comunque reperire per mantenere  gli attuali livelli della produzione. Diverse le ipotesi avanzate per farlo: reintrodurre una tassazione universale di tipo progressivo  non subordinata al possesso di un apparecchio in grado di ricevere i programmi, oppure aumento dell’Iva sui beni di lusso.  Per ora tra le proposte contrastanti affiora unanime la preoccupazione dei giornalisti e del personale della TV pubblica, scesi in sciopero il 28 giugno per denunciare il rischio di una perdita di autonomia editoriale e di una maggiore dipendenza dagli introiti pubblicitari e dagli appetiti della politica, premesse per un possibile smantellamento della TV pubblica.

La Redazione

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