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Il funerale dell’icona trans di New York scatena le proteste dell’Arcidiocesi

Tratto da AGI, articolo di Massimo Basile

Cecilia Gentili, leggenda del movimento Lgbtq+, morta il 6 febbraio a 52 anni, è stata celebrata da più di mille persone nella storica cattedrale di St. Patrick, sulla Fifth Avenue, a Manhattan.

AGI – L’Arcidiocesi della chiesa cattolica di New York ha condannato il funerale all’attivista transgender che si è tenuto nella storica cattedrale di St. Patrick, sulla Fifth Avenue, a Manhattan, parlando di “vergogna” e “comportamento scandaloso”. Più di mille persone aveva affollato la chiesa il 15 febbraio per l’ultimo saluto a Cecilia Gentili, leggenda del movimento Lgbtq+, morta il 6 febbraio a 52 anni. Gentili era stata una strenua sostenitrice dei diritti delle prostitute e delle persone malate di Hiv e Aids. Nonostante fosse nata e cresciuta in Argentina in una famiglia cattolica, era atea dichiarata. Amici e familiari avevano definito “iconica” la celebrazione, sottolineando come Gentili fosse stata la prima trans a ricevere un funerale nella cattedrale. Alcuni partecipanti si erano presentanti con vestiti colorati di rosso e di piume e abiti eccentrici, oppure costumi da diavolo, per onorare lo stile provocatorio di Gentili, che era stata in passato una prostituta.

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