Portogallo, il Parlamento approva la legge sull’eutanasia

Tratto da laRepubblica, di Benedetta Perilli

La maggioranza ha votato sì al progetto di legge che consentirà il suicidio assistito. Sarà possibile soltanto per i maggiorenni, se il loro desiderio è “attuale e reiterato, serio, libero e informato”. Ora spetta al presidente della Repubblica promulgare il testo

Un dibattito parlamentare lungo almeno cinque anni e due veti presidenziali dopo, la legalizzazione dell’eutanasia in Portogallo è stata approvata oggi in Parlamento per la terza volta. Nonostante l’opposizione avesse chiesto la possibilità di sottoporre il tema a un referendum pubblico, è arrivata grazie alla maggioranza il sì a una legislazione che consentirà il suicidio medicalmente assistito in determinate circostanze.

Ora spetta al presidente della Repubblica Rebelo de Sousa, conservatore e cattolico, promulgare il testo o rimetterlo all’esame della Corte costituzionale e mettere un veto, come ha già fatto due volte nel 2021. Si esprimerà prima di Natale, ha promesso. Secondo i sondaggi la legalizzazione dell’eutanasia sarebbe condivisa da oltre la metà dei cittadini portoghesi nonostante le forti resistenze della Chiesa in un Paese a maggioranza cattolica.

Per i legislatori, che hanno lavorato alle modifiche del testo fino a poche ore prima dell’approvazione della versione finale di mercoledì scorso da parte della Comissão de Assuntos Constitucionais do Parlamento, l’eutanasia sarà possibile soltanto per le persone maggiorenni che manifestano un desiderio “attuale e reiterato, serio, libero e informato”. Persone che inoltre devono trovarsi “in una situazione di sofferenza di grande intensità, con lesione definitiva di estrema gravità o malattia grave e inguaribile”.

Il testo base contiene il progetto di legge voluto dal Partito Socialista, che governa con la maggioranza assoluta, insieme a Iniziativa Liberale, Blocco di sinistra e gli ambientalisti di Pan e approvato lo scorso giugno dell’Assemblea. Contrari i partiti di estrema destra Chega e il Partito Comunista, astenuto il partito social-democratico del Psd che con il presidente Luís Montenegro presenterà un progetto per la richiesta di un referendum popolare.

L’iter è stato accompagnato dalle critiche della Conferenza episcopale portoghese che, ribadendo l’opposizione, considera il progetto di legge “un allargamento della legalizzazione dell’eutanasia e del suicidio assistito oltre le situazioni di morte imminente, aprendo anche a situazioni di malattie incurabili. Una scelta che avvicina la nostra legislazione ai sistemi più permissivi presenti, che fortunatamente sono molto pochi”.

Già nel marzo 2021 il presidente della Repubblica Marcelo Rebelo de Sousa aveva dichiarato l’incostituzionalità del precedente progetto di legge sull’eutanasia e aveva poi messo il veto sulla seconda proposta di legge presentata nel novembre dello stesso anno. Al centro dello scontro i limiti sulla possibilità di morte anticipata nel caso di “malattia mortale” o “incurabile” o “grave”.

Eutanasia in Europa

Sempre oggi anche la Francia affronterà il tema del fine vita dando il via ai lavori della Commissione dei cittadini voluta da Macron (circa 175 estratti a sorte) che avranno quattro mesi a disposizione per presentare al governo delle proposte per una legge sull’eutanasia. Dal 2005 la legge Leonetti autorizza i medici alle cure palliative. In Olanda, primo Paese in Europa a legiferare sul tema l’eutanasia diretta e il suicidio assistito sono legali dal 2002; il Belgio ha reso legale l’eutanasia nel 2003 per poi estenderla anche ai minori nel 2016; il Lussemburgo l’ha legalizzata nel 2009. La Spagna è stato il quarto Paese europeo e il settimo al mondo a rendere legale il fine vita (depenalizzato già nel 1995) nel 2021. La legge svizzera prevede sia l’eutanasia indiretta che quella passiva che il suicidio assistito. In Finlandia la legge prevede l’eutanasia passiva mentre in Svezia il suicidio assistito è tollerato.

Il fine vita in Italia

In Italia l’eutanasia è un reato (punito dagli articoli 579 Omicidio del consenziente o dall’articolo 580 Istigazione o aiuto al suicidio del Codice Penale. Il suicidio assistito e l’interruzione delle cure sono considerati diritti inviolabili in determinati casi. Il dibattito parlamentare sulle “norme in materia di eutanasia” è iniziato nel 2016 grazie all’Associazione Luca Coscioni. Ripreso nel 2019 si è poi nuovamente arenato fino al marzo 2021 quando una proposta di legge sul fine vita ha ricevuto il primo via libera dall’Aula della Camera. Proposta attualmente ferma al Senato. Nel febbraio scorso la Corte Costituzionale ha ritenuto inammissibile il quesito referendario, votato da quasi un milione e duecentomila persone, che chiedeva di depenalizzare l’omicidio del consenziente.

 

 

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