pillola

Pillola contraccettiva senza ricetta? Il Consiglio comunale di Torino dice “sì” e sollecita le istituzioni

Il voto all’unanimità per inviare la sollecitazione al Parlamento e all’Aifa

 

Tratto da Quotidiano Piemontese, articolo di Sandro Marotta 

 

TORINO – Il Consiglio comunale di Torino ha votato “sì” all’unanimità alla proposta (da inviare al Parlamento e ai vertici Aifa) di vendere la pillola contraccettiva senza ricetta.

La sala Rossa fa fronte comune e si aggrega alla proposta di Silvio Viale (+Europa e Radicali italiani) che “invita le istituzioni a valutare la gratuità dei contraccettivi ormonali nel contesto di progetti di responsabilizzazione delle nuove generazioni”, andando verso la “disponibilità dei contraccettivi ormonali senza ricetta purché sia avvenuto un contatto sanitario di consulenza contraccettiva alla prima prescrizione del farmaco.”

Nello stesso provvedimento si sollecita anche la Regione Piemonte a dare il via libera per la vendita gratuita della spirale nei consultori.

La situazione contraccettiva in Italia

La “pillola del giorno dopo” e i profilattici sono disponibili al banco delle farmacie senza necessità di prescrizione. La ricetta non è necessaria per gli anticoncezionali di emergenza (se si è maggiorenni). Mentre il cerotto transdermico, l’anello vaginale e la pillola contraccettiva progestinica o estroprogestinica, al momento, hanno necessità di prescrizione.

Secondo questo atlante della contraccezione (promosso dell’ European Parliamentary Forum), l’Italia ha un ranking di accesso alla contraccezione del 57,3%, che posiziona il Bel paese tra coloro che hanno ancora più barriere (di molteplici tipologie) a farmaci, informazioni e consulenze. La Francia ha un punteggio di oltre il 90%, la Germania del 75%, la Spagna del 69% e il Portogallo del 73%.

No Comments

Sorry, the comment form is closed at this time.