Perché la celebre basilica del Sacré-Coeur di Montmartre suscita polemiche tra i socialisti francesi

Tratto da Aleteia, di Francisco Vêneto

La città di Parigi ha approvato di recente la richiesta di dichiarare la basilica monumento storico

L’11 ottobre, la prefettura di Parigi ha approvato la presentazione allo Stato francese della richiesta formale per far sì che la basilica del Sacro Cuore di Gesù, nota in tutto il mondo con il nome locale di Sacré-Coeur, a Montmartre, venga dichiarata monumento storico nazionale.

Polemiche ideologiche

Il tempio, situato in cima alla collina del quartiere di Montmartre e per questo associato a una delle più famose viste panoramiche di Parigi, è al centro di una lunga polemica tra la Francia anticlericale e la Francia cattolica.

La sua costruzione è iniziata nel 1873, due anni dopo gli eventi convulsi legati alla Comune di Parigi (18 marzo-28 maggio 1871), un breve periodo di poco più di due mesi in cui la capitale francese è stata governata da rivoluzionari insorti ispirati alle idee socialiste, che hanno dato origine alla Comune di Parigi assaltando i cannoni posizionati proprio sulla collina sulla quale in seguito è stato costruito il santuario del Sacro Cuore, oggi basilica.

In alcune dichiarazioni alla AFP, il professor Eric Fournier, dell’Università Paris-Panthéon, ha spiegato che nel 1873 i parlamentari della maggioranza conservatrice dichiararono che il nuovo santuario sarebbe stato considerato un edificio di “utilità pubblica”, visto che avrebbe aiutato a “controllare un quartiere considerato insurrezionalista del nord-est parigino”. Per questo, venne considerato dai rivoluzionari un simbolo ostile alla loro causa.

Oltre a questo, la costruzione del santuario aveva l’obiettivo dichiarato di espiare i peccati perpetrati dalle varie rivoluzioni violente che avevano scosso la Francia dal 1789. Con questo, gli anticlericali hanno ingrossato le file dei militanti socialisti e comunisti nell’accusa per cui il Sacré-Coeur di Montmartre rappresentava una “repressione” delle loro idee.

La richiesta perché la basilica venisse riconosciuta tra i monumenti storici nazionali avrebbe dovuto essere presentata allo Stato francese nel 2021, ma visto il 150° anniversario della Comune di Parigi la richiesta è stata rimandata, per evitare che venisse vista come una “provocazione” extra in una questione che già di per sé provocava forti controversie ideologiche.

L’11 ottobre, il Consiglio di Parigi ha approvato la presentazione della richiesta allo Stato. La rappresentante comunista Raphaëlle Primet ha tuttavia già affermato che la classificazione del Sacré-Coeur di Montmartre come monumento storico è “un affronto alla memoria dei comunardi”.

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