14 Giu Nuovo vademecum per chi non si avvale dell’ora di religione
Tratto da La riforma.
Lo Sportello Scuola, laicità, pluralismo della Federazione delle chiese evangeliche in Italia ha pubblicato la guida per compilare correttamente i moduli e una raccolta di alcune risposte a domande relative a chi sceglie di non frequentare l’ora di religione cattolica
Nuovo vademecum per chi non si avvale dell’ora di religione, in vista della scelta delle opzioni alternative all’insegnamento della religione cattolica per l’anno scolastico 2024-25 che dovrà avvenire entro il 1° luglio prossimo.
Tra le novità del documento, a cura dello “Sportello Scuola, laicità, pluralismo” della Federazione delle chiese evangeliche in Italia, la raccolta di alcune risposte a domande arrivate allo sportello nel corso degli ultimi mesi.
«L’opzione tra le attività che possono essere svolte quando non si fa religione può essere scelta entro il primo luglio – spiega l’avvocata Ilaria Valenzi, referente dello Sportello legale scuola pluralismo laicità -. Tra le questioni alle quali rispondiamo nel vademecum, che è quindi in una versione più completa rispetto alla precedente, c’è la possibilità dei genitori e delle famiglie nelle scuole in cui sono in atto delle buone prassi – e si spera che questa pratica aumenti – di decidere insieme ai docenti e agli alunni che tipo di attività didattica e formativa fare, come appunto già accade in alcuni istituti. Il documento comprende poi più da vicino l’attribuzione del credito scolastico: ricordiamo che gli insegnanti delle materie alternative partecipano ai consigli di classe e agli Esami di Stato, per le scuole medie, al pari dell’insegnante di religione. C’è quindi da questo punto di vista una parificazione che va sempre ricordata».
Il testo include tutte le indicazioni pratiche per compilare i moduli dedicati.
«L’opzione vale per l’anno scolastico che inizierà a settembre ma ricordiamo che il diritto di libertà religiosa prevale rispetto all’interesse organizzativo scolastico, quindi anche chi dovesse cambiare idea in un secondo momento potrà farlo nel corso dell’anno, il che non è automatico o semplice ma ci sono delle aperture importanti da parte della magistratura e di alcune sentenze. Bisogna non aver paura di far valere questo diritto», conclude Valenzi.
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