OGM

Nessun accordo per deregolamentare i nuovi OGM, Greenpeace: “Fallito per ora il tentativo dell’Italia di rinunciare a sicurezza, tracciabilità ed etichettatura”

Tratto da Greenpeace

 

I ministri europei dell’Agricoltura non hanno raggiunto un accordo politico sulla proposta della Commissione Europea per consentire ai prodotti geneticamente modificati ottenuti con nuove tecniche genomiche (NGT), i cosiddetti “nuovi OGM”, di sfuggire alle procedure di valutazione dei rischi, come avrebbe voluto la presidenza spagnola.

La proposta della Commissione, ignorando gli avvertimenti di diversi esperti, avrebbe eliminato la maggior parte dei controlli di sicurezza che regolano il rilascio di nuovi OGM e stabilito due categorie per questi nuovi OGM: la prima (Categoria 1) equiparata alle piante convenzionali sulla base dei criteri stabiliti nell’allegato 1 della proposta, sarebbe completamente deregolamentata; la seconda (Categoria 2) sarebbe sottoposta a una valutazione del rischio indebolita rispetto alla normativa attualmente in vigore sugli OGM.

Secondo l’Agenzia federale tedesca per la protezione della natura, il 94% delle attuali richieste di nuovi OGM rientrerebbero nella categoria 1. Ma la Rete europea di scienziati dell’ENSSER ha avvertito che i criteri impiegati dalla Commissione Europea per determinare l’equivalenza alle piante convenzionali non sono basati su adeguati criteri scientifici e non costituiscono una garanzia che i nuovi OGM di categoria 1 siano sicuri.

«È positivo che i Paesi non abbiano raggiunto un accordo su una proposta così inaccettabile, mentre è paradossale la posizione dell’Italia, rappresentata dal ministro Lollobrigida, che ha avallato la deregolamentazione», dichiara Federica Ferrario, responsabile campagna Agricoltura di Greenpeace Italia. «I negoziati devono ora garantire che tutti i nuovi OGM siano sottoposti a controlli di sicurezza, tracciabilità ed etichettatura: solo così si potrà garantire un adeguato livello di protezione della salute umana e dell’ambiente, nonché la trasparenza per i consumatori e per gli operatori economici».

Un nuovo tentativo da parte della presidenza spagnola di avallare la proposta di deregolamentazione potrebbe avvenire il prossimo 22 dicembre, alla riunione degli ambasciatori dell’Unione Europea.

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