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Hong Kong, l’Alta Corte approva le unioni civili dello stesso sesso

È stato invece “respinto all’unanimità il ricorso” in relazione al riconoscimento dei pieni diritti matrimoniali

Articolo tratto da Rainews.it

La Corte Suprema di Hong Kong si è pronunciata a favore delle unioni civili, ma non ha concesso il pieno diritto del matrimonio alle coppie dello stesso sesso.

La sentenza della Corte ha stabilito che il governo “ha violato il suo obbligo positivo di riconoscere giuridicamente le unioni omosessuali”. Tuttavia, ha “respinto all’unanimità il ricorso” in relazione al riconoscimento dei matrimoni tra persone dello stesso sesso.

La storica sentenza è stata pronunciata in merito al “caso Jimmy Sham”, attivista pro-democrazia che dal 2018 chiede il riconoscimento a Hong Kong del suo matrimonio con il compagno, registrato negli Stati Uniti nel 2013.

Sham, attualmente in carcere per aver contestato la legge sulla ‘sicurezza’ voluta dalla Cina, ha chiesto una revisione giudiziaria, sostenendo che le leggi di Hong Kong che non riconoscono il matrimonio gay violano il diritto costituzionale all’uguaglianza.

I tribunali di grado inferiore hanno respinto le sue argomentazioni, ma la Corte suprema ha deciso di ascoltare le sue motivazioni affermando che erano di interesse pubblico e generale.

Attualmente a Hong Kong il matrimonio tra persone dello stesso sesso è riconosciuto solo in relazione ad alcuni diritti, come la tassazione e il beneficio del servizio civile. Molte di queste concessioni sono arrivate a seguito di diatribe legali.

Un sondaggio di quest’anno ha rilevato che il 60% degli abitanti di Hong Kong sostiene il matrimonio tra persone dello stesso sesso, rispetto al 38% di dieci anni fa.

 
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