Battaglia a Collegno sulla chiesa ortodossa: “Qui non la vogliamo”

Tratto da La Repubblica

Sarà perché gli anziani che vivono qui dicono di aver già visto questa storia 30 anni fa quando la battaglia fu contro la costruzione del tempio dei testimoni di Geova. È oggi la casa dei testimoni di Geova c’è. Sarà perché il Comune di Collegno si prepara a portare in consiglio comunale la delibera con cui approva la cessione di un’area di bosco urbano per la costruzione di una chiesa ortodossa, ma i cittadini si sono sentiti esclusi da ogni decisione. Il punto è che Villaggio Dora, quartiere che conta undicimila residenti, non vuole la costruzione di una chiesa ortodossa richiesta dalla comunità rumena.

Perché è rumena? «Assolutamente no, non abbiamo niente contro i rumeni», dicono i residenti, anche se basta un’assemblea spontanea di poche ore in strada per far uscire dalle bocche di qualcuno quelle banalità che lasciano intendere come la provenienza dei fedeli conti eccome. «Subiamo un sacco di furti nella zona, sono entrati in cantina qualche giorno fa «dice una signora che viene subito redarguita: «La questione è un’altra, non divaghiamo». Quale? «Il luogo non è adatto — spiega Renato Guelfi — un bosco che è uno dei pochi polmoni verdi di questa zona, ci ripara dall’inquinamento della tangenziale. Per costruire la chiesa dovranno tagliare un centinaio di alberi e rovinare un’oasi naturale con tanti animali». I cittadini hanno lanciato una raccolta firme e ieri hanno incontrato il sindaco e mezza giunta comunale. «Bisogna fermare tutto e ripensare dall’inizio il progetto», dice Andrea Di Filippo, consigliere comunale all’opposizione che ha deciso di sostenere il gruppo di cittadini. «È giusto pensare a un percorso partecipato — dice il sindaco Francesco Casciano — sono sicuro che si arriverà a una soluzione di valore per tutti».

Qualcuno tira fuori il problema dei parcheggi: la delibera che sarà discussa in consiglio parla di un 40 per cento di area destinata a parcheggio ma — dicono i residenti — non basteranno. Qualcun altro si chiede perché non si possa “regalare” alla comunità romena la chiesa cattolica di San Giuseppe poco utilizzata perché in difficoltà economica. I romeni di Collegno sono un migliaio, oggi frequentano la chiesa cattolica del villaggio Leumann, ma vorrebbero uno spazio dedicato alla comunità ortodossa come a Moncalieri, dove la chiesa è diventata meta turistica per la sua particolarità, e Orbassano. Se esistesse una chiesa dedicata alla comunità raccoglierebbe un’utenza ben più ampia, anche dalla zona ovest di Torino e dai comuni della cintura. «Ci spiace trovare questa ostilità», dice padre Valerio che ieri ha partecipato all’incontro pubblico, «un po’ per ascoltare le problematiche, un po’ per metterci la faccia — dice — Io credo che l’ambiente e i parcheggi c’entrino poco». I suoi fedeli parlano apertamente di «discriminazione».

L’area comunale che l’amministrazione ha pensato di cedere oggi è recintata e inaccessibile anche se sulla carta del piano regolatore potrebbe essere un’area attrezzata, un giardino. «Noi vorremmo creare uno spazio aperto al quartiere — conclude il religioso.


https://torino.repubblica.it/cronaca/2023/07/20/news/comune_di_collegno_ritira_delibera_chiesa_ortodossa_contestata_dai_cittadini-408424752/

“Dopo l’incontro con alcuni cittadini del Villaggio Dora, si conviene che occorra approfondire il progetto di riqualificazione dell’area di Via Portalupi con un percorso di partecipazione aperto tra la Chiesa Ortodossa promotrice della proposta, i cittadini residenti, il Comitato di Quartiere e l’Amministrazione comunale” scrive in una nota il comune di Collegno.

È una marcia indietro quasi precipitosa visto che la delibera avrebbe dovuto approdare in consiglio ieri. L’incontro pubblico organizzato martedì era ai giardinetti di via Portalupi però ha fatto emergere un malcontento piuttosto marcato e difficile da ignorare. Una cinquantina di cittadini ha contestato il progetto dell’amministrazione comunale e accusato il sindaco e la sua giunta di non aver voluto condividere con la cittadinanza la proposta di cedere un’area di bosco urbano, oggi inutilizzata,  alla comunità ortodossa romena in cerca di un luogo dove costruire una chiesa.

“Si costruirà quindi a settembre un programma per comprendere meglio le opportunità e le criticità al fine di arrivare a conclusioni condivise”, conclude la nota del Comune. Era stato lo stesso sindaco Francesco Casciano a precisare che avrebbe voluto un “percorso condiviso” al termine del burrascoso incontro pubblico di metà settimana. La decisione, però, ha creato malumori all’interno della maggioranza collegnese che denuncia come la contestazione al progetto sia stata “manipolata e animata da una certa parte della politica con informazioni che non corrispondono alla realtà”, dice Tiziana Manzi, consigliera comunale capogruppo di Collegno Bene Comune. “Avremmo auspicato un atteggiamento ben diverso dal PD di Collegno, che ha un’ampia maggioranza in Consiglio comunale” dichiara Roberto Bacchin, Segretario provinciale di Sinistra Italiana. “Quella delibera rappresentava un progetto di pubblico interesse, che avrebbe riqualificato un’area abbandonata da troppi anni, ed è stata ritirata sulla base di motivazioni non reali e a causa di reazioni di pancia cavalcate da qualche misero politicante.” Il progetto, dunque, è rinviato all’apertura di un tavolo di confronto condiviso con la cittadinanza.

 

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