12 Apr Usa, Arizona: tribunale conferma interdizione quasi totale aborto
Tratto da Il Sole 24 Ore
Washington, 10 apr. (askanews) – Duro colpo per i diritti delle donne negli Stati Uniti. La più alta corte dell’Arizona ha stabilito che una legge del 1864 che vieta la quasi totalità degli aborti è applicabile, una decisione simbolica con importanti implicazioni elettorali a pochi mesi dalle presidenziali in questo stato chiave del sud degli Stati Uniti. La legge in questione proibisce tutti gli aborti dal momento del concepimento, a meno che la vita della madre non sia in pericolo. Lo stupro o l’incesto non sono considerati eccezioni valide. Tuttavia, il procuratore generale dell’Arizona, la democratica Kris Mayes ha promesso di non perseguire né chi ricorrerà all’aborto, né i medici che lo procureranno. La Corte Suprema dell’Arizona infatti ha stabilito che la legge, rimasta inattiva per decenni, è ora “applicabile”. I giudici hanno stabilito che non c’è alcun ostacolo alla sua applicazione perché la protezione costituzionale federale dell’aborto è stata abrogata nel 2022, rendendo ogni stato responsabile di legiferare in materia. La Casa Bianca ha affermato che gli abitanti dell’Arizona dovranno ora affrontare un divieto di aborto ancora più “estremo e pericoloso” dopo che la Corte Suprema dello stato ha confermato un divieto vecchio di 160 anni che potrebbe vedere i medici che eseguono la procedura incarcerati per cinque anni, l’ultima mossa per limitare i diritti riproduttivi negli Stati Uniti. La legge “non riesce a proteggere le donne anche quando la loro salute è a rischio o in casi orribili di stupro o incesto”, ha detto ai giornalisti la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre durante un briefing.
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