Il Papa in visita a Venezia incontra i giovani. ZERO parole sulla pedofilia

Tratto da Rete l’abuso

Il carcere è una realtà dura, e problemi come il sovraffollamento, la carenza di strutture e di risorse, gli episodi di violenza, vi generano tanta sofferenza“.

Lo ha detto il Papa alle detenute della Giudecca a Venezia invitando a “non togliere la dignità a nessuno“. Il carcere “può anche diventare un luogo di rinascita, morale e materiale, in cui la dignità di donne e uomini non è ‘messa in isolamento’, ma promossa attraverso il rispetto reciproco e la cura di talenti e capacità“. Fonte – ANSA

Parole che stridono con la reale linea della chiesa italiana e della CEI che più volte ha dichiarato che non denuncerà i crimini sessuali dei preti alle autorità italiane.

Ironicamente “punendoli” negando di fatto ai preti la virtù dell’esperienza carceraria e per loro la possibilità che diventi come lui stesso afferma “un luogo di rinascita, morale e materiale, in cui la dignità di donne e uomini non è ‘messa in isolamento’, ma promossa attraverso il rispetto reciproco e la cura di talenti e capacità“.

Più tardi nel piazzale antistante la Basilica della Salute a Venezia, l’incontro con quasi 1.500 giovani provenienti dalle 15 diocesi del Triveneto, nel corso del quale non ha espresso alcuna parola per i sopravvissuti, per i quali forse non conta più il l’invito che lo stesso pontefice aveva espresso con preoccupazione pochi minuti prima alle carcerate della Giudecca; “non togliere la dignità a nessuno“.

Rete L’ABUSO

ECA Global- Ufficio di Venezia

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