giubileo

Giubileo 2025: il paradiso per padroni e preti, l’inferno per gli strati popolari

Di Lornzo Vagni. Tratto da lordinenuovo.it

Il 2025 rappresenterà l’anno del 25° “Giubileo universale ordinario” della Chiesa Cattolica. Il periodo giubilare, della durata di un anno (dall’apertura della “Porta Santa” il 24 dicembre 2024 al 14 dicembre 2025), vedrà un afflusso massiccio verso l’Italia e Roma di pellegrini da tutto il mondo, mossi dalla promessa della “remissione dei peccati”.

Quello che appare come un evento dall’esclusivo significato religioso ha però un impatto notevole sulla vita di milioni di persone nel nostro paese, in particolare nella Capitale, anche da un punto di vista socioeconomico. Questo articolo si propone per prima cosa di condurre un’analisi accurata sui costi sostenuti dallo Stato e dalle amministrazioni pubbliche per l’organizzazione dell’evento; si analizzeranno poi gli interessi privati che si celano dietro il Giubileo e gli impatti sugli strati popolari romani.

ALCUNI DATI SUL GIUBILEO

La genesi del Giubileo 2025 e lo stanziamento di fondi pubblici

La realizzazione del Giubileo 2025 è stata annunciata con un comunicato della Santa Sede, l’organismo centrale di governo dello Stato della Città del Vaticano, il 26 dicembre 2021[1]. A partire da quella data, il governo italiano e le amministrazioni locali si sono subito attivati per garantire una gestione straordinaria dell’evento.

L’allora governo Draghi stabilì, nella legge 30 dicembre 2021, n. 234, la costituzione di una società interamente controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze denominata Giubileo 2025, dal capitale sociale di 5 milioni di euro, che «agisce anche in qualità di soggetto attuatore e di stazione appaltante per la realizzazione degli interventi e l’approvvigionamento dei beni e dei servizi utili ad assicurare l’accoglienza e la funzionalità del Giubileo»[2]. Viene inoltre stabilito che la stessa società «cura le attività di progettazione e di affidamento nonché la realizzazione  degli interventi, delle forniture e dei servizi».

Le istituzioni italiane si sono da subito attivate garantendo finanziamenti miliardari per la realizzazione del Giubileo

Lo stanziamento di fondi pubblici inizialmente previsto ammontava a 285 milioni di euro per l’anno 2022, 290 milioni per ciascuno degli anni 2023 e 2024, 330 milioni per il 2025 e 140 milioni per l’anno 2026, per un totale di 1,335 miliardi di euro3. In aggiunta a questi fondi, vengono destinati ulteriori 110 milioni di euro per assicurare il coordinamento operativo e le spese relative a servizi da rendere ai partecipanti in occasione delle celebrazioni religiose.

In seguito, il Decreto-Legge 22 giugno 2023, n. 754 stabilì l’erogazione di 7,63 milioni direttamente alla Santa Sede «per la realizzazione di investimenti di digitalizzazione dei cammini giubilari e di una applicazione informatica sul patrimonio sacro di Roma». La Legge 10 agosto 2023, n. 1125 che convertiva in legge il decreto con modificazioni, attribuiva ulteriori fondi rispetto a quanto stabilito nel dicembre 2021, e in particolare 57,7 milioni per il 2023, 124,6 milioni per il 2024, 26,3 milioni per il 2025 e 3,2 milioni per il 2026, per un totale di 211,8 milioni di euro.

Infine, con la Legge 30 dicembre 2023, n. 2136 venivano stanziati ulteriori 50 milioni per il 2024, 70 milioni per il 2025 e 100 milioni per il 2026, per un totale di 220 milioni di euro.

A questi fondi destinati direttamente al Programma Giubileo, si aggiungono una serie di altri finanziamenti da parte dello Stato e fondi europei tra cui il PNRR, ammontanti a 1.381.409.471,68 €.

Una serie di risorse presenti nei Bilanci di previsione finanziaria triennali di Roma Capitale, del Comune di Fonte Nuova, della Regione Lazio e delle Società da esse partecipate (AMA, ANAS, ATAC, ASTRAL) costituiscono un’ulteriore spesa per 442.996.470,41 €.

Infine, ai finanziamenti finora citati si sommano una serie di finanziamenti da concessionari e privati ammontanti a 715.043.812,03 €.

In sintesi, i fondi stanziati complessivamente per il Giubileo sono riportati nella seguente tabella [7]:

Si registra infine la legge di bilancio per il 2024, la quale dispone l’istituzione nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze di un fondo per interventi relativi all’accoglienza per uno stanziamento di complessivi 478 milioni di euro.

La pianificazione degli interventi

Una serie di DPCM, a partire da quello del 15 dicembre 2022, hanno dato avvio alla stesura di un programma dettagliato degli interventi, ossia alla pianificazione degli interventi finanziati con la spesa in conto capitale. Al fianco del programma dettagliato, finanziato direttamente con i fondi giubilari, sono stati definiti ulteriori interventi nell’ambito del progetto “Caput Mundi – Next generation EU per grandi eventi turistici” per un investimento complessivo di 500 milioni distribuiti su 336 interventi.

In aggiunta a questi interventi, è prevista una serie di ulteriori 66 interventi in conto capitale, il Programma Accoglienza, per 215.574.206,00 €, nonché altri interventi finanziati da risorse provenienti da altri enti o programmi (Roma Capitale, PR Lazio FESR 21-27, ANAS SpA).

Di seguito una tabella riepilogativa dell’assegnazione delle risorse giubilari. I dati nella sezione “definanziamenti e rimodulazioni” fanno riferimento alla relazione tecnica del governo disponibile tra le fonti dell’articolo.

TOTALE RISORSE GIUBILEO                    1.766.800.000,00 €

ASSEGNAZIONI

D.P.C.M. 8/6/2023       1.335.000.000,00 €

D.P.C.M. 29/1/2024    211.725.573,77 €

D.P.C.M. 15/2/2024 (schede 227-228)            24.788.226,00 €

D.P.C.M. 8/3/2024       14.000.000,00 €

TOTALE RISORSE ASSEGNATE               1.585.513.799,77 €

RISORSE NON ASSEGNATE                    181.286.200,23 €

DEFINANZIAMENTI E RIMODULAZIONI

Totale punto d), Paragrafo 5   22.280.000,00 €

Totale punto h), Paragrafo 5   10.000.000,00 €

Totale punto i), Paragrafo 5    3.376.779,77 €

ULTERIORI RISORSE DISPONIBILI                       35.656.779,77 €

TOTALE RISORSE DISPONIBILI  (Risorse non assegnate più ulteriori risorse disponibili)                     216.942.980,00 €

MAGGIORI ESIGENZE PER INTERVENTI GIÀ APPROVATI                       26.157.000,00 €

NUOVI INTERVENTI                   190.785.980,00 €

TOTALE RISORSE ASSEGNATE D.P.C.M. 11/6/2024                   216.942.980,00 €

 

LE CONSEGUENZE SOCIOECONOMICHE DEL GIUBILEO

Chi ci guadagna dal Giubileo?

Le cifre in ballo, esaminate in dettaglio nei paragrafi precedenti, sono da capogiro. La messa a disposizione di somme così alte rappresenta, al netto di una valutazione sull’utilità o meno dei singoli interventi, un’iniezione diretta di ingenti fondi pubblici direttamente alle imprese costruttrici. Il tema degli appalti vede a Roma fondersi le politiche filo-aziendali da parte delle amministrazioni con il malaffare, come testimoniato dalle recenti indagini che vedono ipotesi di corruzione, turbativa d’asta e frode in pubbliche forniture nell’ambito di appalti per il rifacimento del manto stradale per un valore di 100 milioni di euro[8].

Il Giubileo ha garantito un’iniezione di ingenti fondi pubblici direttamente alle imprese costruttrici

L’investimento sulla città di Roma risulta strategico in prospettiva per palazzinari e imprese costruttrici, in quanto i molti luoghi e strutture da riqualificare nella Capitale hanno una superficie complessiva pari a 4.250.000 mq, e nei prossimi anni potrebbero attrarre sviluppatori immobiliari alla ricerca di nuove sedi.

Vi è poi da considerare l’impatto sull’economia dell’enorme afflusso turistico. Secondo le principali stime, tra cui quelle diffuse dal Vaticano, il numero di pellegrini che visiteranno Roma nel corso dell’anno giubilare si attesterà attorno ai 32 milioni10. Secondo i dati di Unioncamere e ISNART (Istituto Nazionale Ricerche Turistiche) il numero potrebbe raggiungere addirittura i 35 milioni di unità, con una spesa di oltre 16 miliardi di euro[11].

Questi di numeri si inquadrano in un contesto di crescita del turismo generale nella città di Roma: se nel 2023 sono state registrate 49,2 milioni di presenze turistiche12, dato che costituiva un record, nell’ottobre 2024 questo dato era stato superato del 7%[12], con un aumento medio della permanenza dei turisti passato dai 2,3 giorni ai circa 4 giorni[13].

Risulta evidente il netto guadagno garantito dal Giubileo alle imprese che fanno affari nella Capitale e in particolare alle grandi proprietà immobiliari, che incassano il pieno sostegno della giunta comunale di centro-sinistra che solo nel 2023 ha sostenuto l’apertura nel pieno centro storico di due nuovi alberghi di lusso in edifici storici acquisiti da monopoli internazionali del settore alberghiero[14].

Anche il settore della ristorazione guarda con ottimismo al massiccio afflusso dei pellegrini, con Confcommercio che ha introdotto dei veri e propri “buoni-ristorante” per i pellegrini che potranno essere utilizzati nei bar e nei ristoranti[15]. Un settore, quello della ristorazione, che lamenta per bocca degli imprenditori una carenza di lavoratori per il Giubileo, ma che offre per lo più occupazione stagionale[16], precaria e sfruttata, oltre che molto spesso fondata sul lavoro nero[17].

Per quanto riguarda il caro-affitti, una ricerca condotta da SoloAffitti nel maggio 2024[18] prevedeva un effetto propulsivo sui prezzi delle case in affitto a Roma legato al Giubileo. In un quadro di generalizzato aumento dei canoni di locazione su tutto il territorio nazionale avvenuto negli ultimi due anni e mezzo, nel 2023 i prezzi degli affitti nella Capitale sono cresciuti in misura percentualmente inferiore rispetto ad altre grandi metropoli, seppur in maniera consistente (a Roma del 13%, mentre a Milano del 29%[19]) in virtù di alcuni calmieri quali il cosiddetto “Accordo Territoriale per il canone concordato”.

Il Giubileo ha determinato un effetto propulsivo sui prezzi delle case in affitto a Roma

Il Giubileo porterà sicuramente un elemento di rottura a Roma su questa dinamica, riducendo l’offerta disponibile per le locazioni di medio-lungo periodo (parte della quale verrà probabilmente dirottata verso la locazione breve) a fronte di una domanda sempre molto alta e, anzi, in crescita. La ricerca concludeva quindi ipotizzando il concreto rischio di un “effetto-Giubileo” e di un aumento dei canoni che potrebbe arrivare fino al 15-20%.

Alla base di questi aumenti vi è come detto la diminuzione dell’offerta di abitazioni in affitto a fronte di una domanda in crescita. Secondo stime della Federazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari (FIMAA) a fronte di un calo del 2,8% delle locazioni a causa della scarsa offerta nella seconda parte del 2024, i canoni aumenteranno di circa il 7%[20].

Alla sempre più radicale turistificazione di massa di Roma corrisponde un effetto espulsivo sul tessuto sociale della città legato alla locazione turistica; non è un caso, infatti, che nel 2023 siano aumentati del 20% gli sfratti per finita locazione rispetto all’anno precedente, mentre Roma si conferma la città con il più alto numero assoluto di sfratti in Italia[21].

Gli interessi dei proprietari immobiliari rischiano di determinare quindi l’ulteriore aumento degli sfratti, la sostituzione degli inquilini con sistemazioni turistiche, una ancor più evidente gentrificazione dei quartieri centrali e semicentrali, la sempre minor possibilità da parte di pensionati, lavoratori e studenti fuorisede di risiedere nella Capitale.

Cosa guadagna la Chiesa Cattolica dal Giubileo

Affrontare il tema del Giubileo non può prescindere da una riflessione circa la natura e gli interessi della Chiesa Cattolica. Al di là del suo essere un’istituzione religiosa, oscurantista e conservatrice, storicamente attiva nel contrasto di ogni forma di progresso sociale, va considerato il ruolo che la Chiesa gioca, anche e soprattutto sul piano economico, in Italia e nel mondo: la Chiesa Cattolica nel suo complesso, tra tutte le sue diocesi e congregazioni, disponeva secondo stime del 2016 di un patrimonio immobiliare di oltre 2.000.000.000.000 € (2mila miliardi di euro)[22]. Una cifra pressoché equivalente all’intero PIL italiano.

Secondo le stime, la Chiesa Cattolica è proprietaria del 15/20% del patrimonio immobiliare italiano

In particolare, in Italia la Chiesa disponeva nello stesso anno di un patrimonio immobiliare “vendibile sul mercato”, ossia costituito da edifici liberi da funzioni o vincoli, stimato almeno 5-6 miliardi di euro, composto di immobili non funzionali all’attività religiosa e dislocato in gran parte a Roma. Se invece si considerano tutti gli immobili detenuti dalla Chiesa in Italia, si raggiungono secondo le stime più prudenziali i 1000 miliardi di euro, vale a dire il 15% del patrimonio immobiliare italiano[23]. Secondo altre stime questa percentuale raggiunge o supera il 20%[24].

Tra i beni immobiliari di proprietà della Chiesa vi sono palazzi di pregio nel centro storico di Roma, palazzine nelle zone residenziali, terreni, ma anche ospedali, scuole paritarie, università, alberghi e altre attività economiche. Solamente l’APSA (Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica), l’organismo titolare dell’amministrazione e della gestione del patrimonio immobiliare e mobiliare della Santa Sede, gestisce in Italia 4072 unità immobiliari per un totale di quasi un milione e mezzo di metri quadrati, dal valore di 2,8 miliardi di euro[25].

Tra le unità dell’APSA, 1389 sono ad uso residenziale, 375 ad uso commerciale, 717 sono pertinenze e 253 sono quelle a redditività ridotta. Anche all’estero i numeri sono tutt’altro che irrilevanti: oltre 1100 unità immobiliari, mentre in Italia il 92% degli immobili è in provincia di Roma, e in particolare nelle aree adiacenti la Città del Vaticano. Nel 2022 questo patrimonio ha garantito una rendita di 52,2 milioni di euro[26].

Tra gli immobili che costituiscono il patrimonio ecclesiastico, vi sono gli alberghi. In particolare, la Chiesa possiede un quarto degli alberghi della Capitale, di cui solo il 60% risultava nel 2015 pagare l’IMU[27].

Nel campo della sanità privata, si contano in Italia 20 istituzioni sanitarie religiose governate dalla Santa Sede, le quali posseggono su tutti ospedali, cliniche, case di cura e policlinici universitari. Di queste, ben 11 operano a Roma[28]. In tutta Italia si contano 102 ospedali cattolici, su un totale di oltre 6mila in tutto il mondo[29].

I numeri citati poc’anzi dimostrano come un massiccio afflusso di pellegrini comporterà un potenziale aumento di entrate per le numerose attività economiche di proprietà ecclesiastica a Roma.

Vi è poi il ritorno legato al prestigio e alla capacità di attrarre nuovi fedeli o fidelizzare maggiormente quelli già esistenti. A tal proposito va segnalato come, pur registrando tendenze opposte in altri continenti per alcune delle statistiche citate, la Chiesa Cattolica risulta in Europa in calo netto per numero di fedeli, sacerdoti, religiosi non sacerdoti e seminaristi maggiori[30]. Risultano inoltre in calo le donazioni economiche che la Chiesa riceve dallo Stato italiano tramite l’otto per mille[31] e la copertura del deficit strutturale della Santa Sede tramite l’Obolo di San Pietro[32]. Al calo delle offerte dei fedeli si aggiunge la diminuzione degli introiti dovuta alla chiusura dei Musei Vaticani durante il periodo della pandemia di COVID-19.

L’Anno Santo è quindi per il Vaticano l’occasione giusta per riattivare circoli virtuosi anche per le donazioni dei cattolici[33], rafforzare la propaganda della propria dottrina e accrescere il proprio prestigio in tutto il mondo.

Le alte gerarchie ecclesiastiche hanno effettuato pressioni sulle istituzioni italiane al fine di ottenere la miglior predisposizione possibile dell’evento, arrivando in più occasioni ad attaccare le amministrazioni pubbliche per i ritardi nell’avanzamento dei lavori giubilari e per le condizioni in cui versa la città di Roma34, chiedendo un’accelerazione sui lavori per mantenerne la “credibilità internazionale”[35].

Il tutto ovviamente beneficiando di esborsi miliardari da parte delle finanze pubbliche, nonostante le immense ricchezze del Vaticano. Sebbene la Chiesa non abbia alcun bisogno del sostegno economico da parte dello Stato italiano, la sfera religiosa continua a influenzare quella pubblica, determinando uno sperpero di fondi statali che nei fatti vengono messi a disposizione di interessi privati e non coincidenti con quelli della collettività.

Come l’amministrazione locale farà cassa con il Giubileo

Oltre alla speculazione da parte di imprenditori e gruppi religiosi, persino l’amministrazione locale di Roma Capitale intende sfruttare il Giubileo per “fare cassa”[36], a scapito per lo più dei diritti dei propri residenti.

Nell’agosto 2024 la Giunta di Roma Capitale ha approvato l’aumento del costo degli abbonamenti per visitare i musei cittadini, con un “repricing” compreso per i diversi abbonamenti tra il 12,5% e il 14%[37], oltre a mettere in atto la possibilità di rendere la Fontana di Trevi a pagamento38. Questi provvedimenti, giustificati con la volontà, peraltro non meno legata a concezioni politiche antipopolari, di “spremere il più possibile il portafoglio dei turisti”, vanno a colpire in maniera evidente anche i cittadini romani, sempre più privati dell’accesso alla cultura, che dovrebbe essere un diritto garantito a chiunque senza alcuna barriera economica.

Il Comune di Roma Capitale si sta attivamente spendendo per l’aumento del costo del trasporto pubblico

Il Campidoglio intende inoltre monetizzare il più possibile la presenza turistica aumentando i costi dei trasporti: oltre ad aver triplicato le tariffe per i bus turistici all’interno del centro storico[39], l’amministrazione comunale ha stabilito la revisione delle tariffe taxi aumentando il costo delle corse40, e studia insieme alla Regione Lazio l’aumento del costo dei biglietti del trasporto pubblico, che rischia di passare da 1,50 € a 2 €[41]. Questa rappresenta l’ennesima colpa da parte della giunta capitolina a guida Partito Democratico e della giunta regionale di Fratelli d’Italia, che andrà nella direzione di negare ulteriormente il diritto a un trasporto pubblico efficiente e accessibile a lavoratori, studenti, disoccupati e pensionati.

Ulteriori svantaggi per lavoratori e strati popolari

Il caro-affitti, la sempre minor disponibilità di case e stanze in affitto e il travaso di miliardi di fondi pubblici nelle tasche private, anziché essere investiti nella spesa sociale, rappresentano senz’altro elementi che rendono evidente come la realizzazione del Giubileo giovi a palazzinari, proprietari grandi e piccoli e gerarchie ecclesiastiche sulle spalle degli strati popolari. Vi sono tuttavia ulteriori elementi che, in maniera indiretta, hanno impatti sulla qualità della vita dei proletari.

Tra questi, va tenuto conto dell’effetto del Giubileo sulla mobilità e sul trasporto pubblico. Già l’avvio dei primi cantieri, a partire dal 22 agosto 202342, aveva reso la viabilità e il traffico nella Capitale fuori controllo[43]. Nel novembre di quest’anno la situazione non solo non era in alcun modo migliorata, ma i cantieri costituivano un rilevante disagio per il traffico veicolare e per i pedoni[44]. Il sindaco di Roma e commissario straordinario di governo per l’Anno Santo, Roberto Gualtieri, ha sottolineato la volontà di decongestionare il traffico nella Capitale e la pressione sul trasporto pubblico, allentando i disagi legati alle centinaia di cantieri aperti a Roma. In particolare, Gualtieri ha richiesto come misura emergenziale alle organizzazioni datoriali e sindacali della città «una serie di azioni per rafforzare e favorire lo smart working nei mesi che precedono l’avvio del Giubileo per alleggerire il peso del traffico sulla città, particolarmente critico nelle zone centrali»[45]. Alla richiesta ha fatto seguito il 16 ottobre 2024 la firma di un accordo quadro per l’ampliamento dello smart working nel settore privato «almeno fino all’avvio del Giubileo»[46], oltre all’approvazione di un nuovo regolamento per i dipendenti di Roma Capitale[47].

Per quanto riguarda il periodo successivo all’inizio del Giubileo, si segnala la proposta di rendere permanente per tutto l’anno l’aumento dello smart working da parte del Movimento 5 Stelle[48] e l’inserimento nella legge di bilancio della somma di un milione di euro per Roma Capitale al fine di aumentare il lavoro agile e per ridurre i flussi di traffico[49].

Tutto questo avviene in un contesto cittadino in cui, a causa dei disservizi, nel giro di 15 anni le principali linee di trasporto utilizzate dai pendolari per recarsi a Roma a lavorare hanno visto il numero di passeggeri giornalieri diminuire di 250mila unità (passando dai 600mila passeggeri del 2009 ai 350mila del 2023), con il conseguente utilizzo di decine di migliaia di automobili in più sulle strade della città[50]. Proprio per questo, la linea Roma-Lido, potenzialmente la più frequentata tratta ferroviaria d’Italia, e la ferrovia Roma Nord (Roma-Civita Castellana-Viterbo) appaiono tra le linee peggiori d’Italia nel rapporto Pendolaria 2024[51].

La risposta della giunta comunale romana e dei partiti dell’arco parlamentare all’endemica carenza di mezzi pubblici nella Capitale non è quindi il potenziamento degli stessi e la garanzia di un’effettiva accessibilità (come detto in precedenza, si intende al contrario aumentare il costo dei biglietti del trasporto pubblico), ma la volontà di far rimanere a casa i lavoratori per non congestionare il traffico di una città che in occasione del Giubileo dovrà essere una vera e propria vetrina per i turisti.

Secondo alcuni studi, il Giubileo avrà inoltre un impatto significativo sull’ambiente nella città di Roma e sulla qualità dell’aria respirata dai suoi residenti: l’afflusso di milioni di visitatori comporterà un incremento del traffico veicolare, sia pubblico che privato, con un aumento delle emissioni di anidride carbonica e di altri gas inquinanti, peggiorando la qualità dell’aria e incrementando l’inquinamento atmosferico e acustico. A questo si aggiungono fattori come l’aumento della produzione di rifiuti, in una città che ha già avuto difficoltà nella gestione dei rifiuti in passato, l’incremento della domanda di acqua potabile e di elettricità, l’aumento del rischio di subire danni da parte di infrastrutture, parchi, piazze e aree verdi[52].

CONCLUSIONI

Alla luce di quanto esposto, è necessario trarre un bilancio sul Giubileo 2025 e sull’impatto che avrà sulla gran parte dei cittadini romani. Per prima cosa, l’Anno Santo vedrà il replicarsi da parte delle amministrazioni della logica dei “grandi eventi” (per citare alcuni esempi, vedasi la gestione di eventi quali Expo 2015, i mondiali di nuoto del 2009 o tanti altri), ossia delle vere e proprie feste per la speculazione edilizia che beneficia di miliardi di fondi pubblici, mentre i governi tagliano diritti e contribuiscono all’aumento del costo della vita per le fasce popolari. Allo stesso tempo si svela la natura delle amministrazioni locali, che in regime capitalistico non sono altro che comitati promotori degli interessi padronali con l’unico obiettivo di “far quadrare i conti” anche sulla pelle dei lavoratori.

Gli stessi interventi andranno a favorire in maniera solamente parziale i proletari, in quanto la realizzazione di nuove infrastrutture o la ristrutturazione di quelle esistenti va di pari passo con l’espulsione degli strati popolari dai quartieri che in maniera maggiore sono interessati dalle opere.

Non bisogna nutrire illusioni neanche sull’utilizzo dei fondi europei provenienti dal PNRR, sia perché fondi utilizzati dall’Italia ma concessi dall’Unione Europea solamente in prestito e in maniera vincolata alla realizzazione delle riforme richieste dall’UE, sia perché lo strumento stesso del Next Generation EU, di cui il PNRR è una declinazione nazionale, non è finalizzato ad altro che all’approfondimento del processo di ristrutturazione del sistema produttivo in maniera ancor più “efficiente” e conseguente agli interessi padronali[53].

Pur definendosi laiche, le istituzioni italiane pongono al centro dell’agenda politica del paese un evento religioso, sperperando miliardi di fondi statali in favore degli interessi privati

Va, infine, ribadita la gravità del fatto stesso che lo Stato italiano, che secondo le parole delle sue principali cariche istituzionali dovrebbe essere laico, ponga al centro dell’agenda politica del paese un evento dal significato esclusivamente spirituale, garantendo dignità nel dibattito pubblico alla dottrina religiosa e miliardi di profitti alla Chiesa.

In conclusione, la natura di classe del governo Meloni e dei partiti della finta opposizione parlamentare si dimostra anche in occasione di un Giubileo che contribuirà solamente a ingrassare la borghesia nostrana sulla pelle degli strati popolari.

Ancora una volta si dimostra la mancanza e la necessità di un partito che possa rappresentare e imporre con forza nel dibattito pubblico gli interessi della classe operaia, anche contro un progetto, quello del Giubileo, che non ambisce ad altro che a realizzare sempre più il sogno più grande della classe dirigente: delle città che siano il paradiso per padroni e preti, l’inferno per i proletari.

 

Note

[1]:  Comunicato della Santa Sede, press.vatican.va, 26 dicembre 2021.

[2]: LEGGE 30 dicembre 2021, n. 234, gazzettaufficiale.it.

[3]: Ibidem.

[4]: DECRETO-LEGGE 22 giugno 2023, n. 75 , gazzettaufficiale.it.

[5]:  Legge del 10/08/2023 n. 112, def.finanze.it.

[6]: LEGGE 30 dicembre 2023, n. 213, gazzettaufficiale.it.

[7]: Relazione tecnica sulle modifiche al programma dettagliato degli interventi per il Giubileo della Chiesa cattolica 2025, approvato con DPCM 8 giugno 2023, governo.it.

[8]: Corruzione a Roma, indagini su manutenzione strade per 100 milioni di euro. Gualtieri: “Siamo indignati”, Romatoday.it, 13 novembre 2024.

[9]: Riuscirà Roma a sfruttare i 22 mld di investimenti per la rigenerazione urbana?, Rinnovabili.it, 20 settembre 2024.

[10]: Guerra di numeri per il Giubileo, ma quanti pellegrini arriveranno davvero a Roma?, Fanpage.it, 25 ottobre 2024.

[11]: Fra meno di un anno Roma sarà invasa da 32 milioni di pellegrini in arrivo per il Giubileo, Fanpage.it, 17 aprile 2024.

[12]: Roma nel 2023 fa il pieno di turisti con 49,2 milioni di presenze, Ilsole24ore.com, 25 gennaio 2024.

[13]: Guerra di numeri per il Giubileo, ma quanti pellegrini arriveranno davvero a Roma?, Fanpage.it, 25 ottobre 2024.

[14]: Due nuovi hotel di lusso in pieno centro. Ecco dove apriranno e chi li gestirà, Romatoday.it, 19 gennaio 2024.

[15]: Giubileo, arrivano i ‘buoni-ristorante’ per i pellegrini, Rainews.it, 23 ottobre 2024.

[16]: Giubileo 2025, cercasi disperatamente 44mila stagionali per hotel e ristoranti, affariitaliani.it, 10 aprile 2024.

[17]: Ristoranti, bar, pasticcerie: per il fisco sono tra i primi evasori, Gamberorosso.it, 29 agosto 2024.

[18]: Roma, rischio «effetto-Giubileo» sugli affitti: potrebbero crescere del 15-20%, Ilsole24ore.com, 10 maggio 2024.

[19]: Ibidem.

[20]: Gli affitti scomparsi a Roma: domanda in crescita ma case ormai introvabili, Fanpage.it, 29 ottobre 2024.

[21]: Emergenza casa, Roma è la città con più sfratti nel 2023: in media sono almeno 5 al giorno, Fanpage.it, 4 ottobre 2024.

[22]: Gli immobili della Santa Sede. In Italia patrimonio «cedibile» di almeno 6 miliardi, Ilsole24ore.com, 17 maggio 2016.

[23]: Ibidem.

[24]: Le case del Signore: una cassaforte da duemila miliardi, Ilgiornale.it, 24 maggio 2016.

[25]: Il Vaticano e le sue ricchezze: ecco quanto fruttano i beni mobili e immobili, Ilsole24ore.com, 19 agosto 2023.

[26]: Ibidem.

[27]: Ogni 4 alberghi privati uno è della Chiesa (ma il 40% non paga l’Imu), Roma.corriere.it, 14 agosto 2015.

[28]: Le mani della Chiesa sulla sanità. La mappa dei “privati accreditati” gestiti dal Vaticano, Romatoday.it, 11 marzo 2024.

[29]: Vaticano, il Papa vara una Fondazione in soccorso degli ospedali cattolici in crisi, Ilsole24ore.com, 7 ottobre 2021.

[30]: VATICANO – Le statistiche della Chiesa cattolica 2024, Fides.org.

[31]: Calano le donazioni alla Chiesa. Zuppi: “Bisognosi in crescita. Le offerte servono per aiutarli”, Ilrestodelcarlino.it, 23 novembre 2024.

[32]: Meno donazioni e deficit in aumento: cosa rischia il Vaticano, Ilgiornale.it, 22 settembre 2024.

[33]: I bilanci del Vaticano sempre più in rosso. Ora Deloitte salvi il Giubileo, Editorialedomani.it, 29 febbraio 2024.

[34]: Giubileo, monsignor Fisichella striglia il Campidoglio: «Basta chiacchiere e degrado, bisogna agire», Roma.corriere.it, 25 maggio 2024.

[35]: Giubileo, il Vaticano chiede di «agire e finire»: la corsa per evitare che i cantieri di Roma finiscano in tv, Roma.corriere.it, 12 ottobre 2024.

[36]: Giubileo 2025, ecco come Roma farà cassa con i pellegrini, Romatoday.it, 4 ottobre 2024.

[37]: Arriva il Giubileo e il Campidoglio aumenta il costo gli abbonamenti per visitare i musei di Roma, Romatoday.it, 20 agosto 2024.

[38]: La Fontana di Trevi sarà a pagamento ma la piazza rimarrà aperta a tutti, Romatoday.it, 8 settembre 2024.

[39]: Giubileo, Roma triplica le tariffe per i bus turistici che vogliono entrare in centro, Romatoday.it, 28 settembre 2024.

[40]: Taxi a Roma, aumentano tutte le tariffe: la corsa minima costerà 9 euro, Romatoday.it, 8 luglio 2024.

[41]: Biglietto a due euro: nessun accordo tra Comune e Regione. Arriva un tavolo tecnico per decidere gli aumenti, Romatoday.it, 26 settembre 2024.

[42]: Giubileo 2025 a Roma, al via i lavori per il sottovia di Piazza Pia: le deviazioni per auto e bus, Fanpage.it, 21 agosto 2023.

[43]: Roma, inizia il Giubileo dei cantieri: viabilità e traffico fuori controllo, Iltempo.it, 12 settembre 2023.

[44]: Roma Caput cantieri. Un mese all’inizio del Giubileo, romani e turisti tra transenne e monumenti invisibili, Romatoday.it, 5 novembre 2024.

[45]: Giubileo 2025: a Roma più smart working per ridurre traffico e disagi, Ilsole24ore.com, 9 ottobre 2024.

[46]: Giubileo, accordo quadro per ampliamento smart working nel settore privato, Comune.roma.it, 16 ottobre 2024.

[47]: Smart working per i dipendenti capitolini. Via libera in giunta al nuovo regolamento, Romatoday.it, 6 dicembre 2024.

[48]: Giubileo, smart working per i dipendenti privati: la proposta di Silvestri (M5S) per salvare Roma dal traffico, Fanpage.it, 21 novembre 2024.

[49]: Giubileo, dalla manovra 2025 arriva 1 milione di euro per lo smart working, Italiaoggi.it, 19 dicembre 2024.

[50]: Roma-Lido e Roma-Viterbo da incubo: 250 mila pendolari costretti a muoversi in auto dai disservizi, Roma.repubblica.it, 19 dicembre 2024.

[51]: Rapporto Pendolaria 2024, Legambiente.it.

[52]: L’impatto dell’inquinamento a Roma con il Giubileo 2025, Consulcesi.it, 8 novembre 2024.

[53]: Primi fondi del PNRR, a chi vanno?, Lordinenuovo.it, 26 luglio 2021.

No Comments

Sorry, the comment form is closed at this time.