costituzione immacolata

Se una chiesa è più uguale delle altre

Concordato immacolato di Sergio Velluto

La ricorrenza dell’8 dicembre può essere l’occasione per riprendere la discussione sul concordato tra Italia e Stato del Vaticano. Certo prima si dovrebbe rispondere ad una serie di domande per capire di cosa parliamo quando restiamo a casa dal lavoro o da scuola l’8 dicembre. 

Ma è evidente che si tratti di disquisizioni che possono interessare solo un ristretto gruppo di appassionati alle dispute teologiche. Elenco solo alcuni interrogativi che possono saltare all’occhio:

  • Perché la Chiesa Cattolica festeggia l’Immacolata Concezione di Maria?
  • Perché Maria è stata concepita fuori dal Peccato Originale?
  • Perché si fa coincidere la mancanza di Peccato Originale con il momento della concezione (e gli equivoci che ne possono derivare)? 
  • Perché la Chiesa Cattolica continua a festeggiare Maria concepita senza Peccato Originale se il sacrificio di Gesù Cristo ha salvato tutta l’Umanità?

Per tutti gli altri italiani rimane aperta la domanda fondamentale:

Perché l’8 dicembre è festa nazionale?

La risposta è molto semplice: Perché la Costituzione con l’articolo 7 ha recepito il Concordato tra Stato e Chiesa Cattolica stipulato dal regime Fascista con la Santa Sede nel 1929. 

Per la precisione, l’articolo 7 della Carta Costituzionale recita:

Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani. I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti, accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.

Se una festività cattolica è considerata Festa Nazionale lo si deve quindi ai suddetti Patti Lateranensi rivisti nel 1984. Infatti accanto ad altri punti ben più rilevanti in tema di uguaglianza e di privilegio, nella revisione del Concordato del 1984 spicca l’art.6: La Repubblica italiana riconosce come giorni festivi tutte le domeniche e le altre festività religiose determinate d’intesa tra le Parti.

8 dicembre a parte, come LaicaMente ci impegniamo prossimamente ad esaminare gli aspetti più importanti dei suddetti Patti e, in particolare, la fiscalità, la giurisdizione, il servizio militare, il matrimonio e la nullità dello stesso, l’accesso nelle carceri e negli ospedali, l’ora di religione cattolica nelle scuole pubbliche. Iniziamo con uno scritto di Piero Calamandrei.

Una prima contraddizione che vogliamo qui considerare nella Costituzione stessa, è l’articolo 8  che regola i rapporti con le altre confessioni religiose. La religione cattolica non è più religione di Stato, ma è evidente che sebbene si affermi che in Italia le confessioni religiose sono tutte uguali davanti alla legge, una è più uguale delle altre.

Trovate il testo completo del Concordato sul sito del Vaticano https://www.vatican.va/roman_curia/secretariat_state/archivio/documents/rc_seg-st_19850603_santa-sede-italia_it.html

Un articolo sull’8 dicembre https://laicamente.org/evviva-maria/

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