Tratto da Il Post   Il 26 aprile il Consiglio di Stato olandese, massima autorità di giustizia amministrativa del paese, ha accolto il ricorso di due persone migranti stabilendo che i Paesi Bassi non possono rimandarle in Italia perché c’è il rischio che proprio in Italia vengano violati i loro diritti umani.
Tratto da Huffpost La richiesta al procuratore generale di Teheran dopo che da novembre 2022 più di 13mila studentesse sono state intossicate da sostanze gassose nelle loro scuole e ricoverate successivamente in ospedale.
Tratto da Altreconomia di Gianfranco Schiavone 

“Nessuna differenza di trattamento basata esclusivamente o in misura decisiva sull’origine etnica della persona è suscettibile di ottenere obiettiva giustificazione in una società contemporanea fondata sui principi del pluralismo e il rispetto per le differenti culture”. Così scriveva la Corte europea dei diritti umani nella sentenza Timishev vs. Russia (55762/00 e 55974/00) del 13 dicembre 2005 (da settembre 2022 la Russia non fa più parte della Convenzione).

Tratto da Repubblica di Milena Gabanelli ed Elena Tebano Lo scontro esploso sui riconoscimenti dei figli delle coppie gay è una conseguenza del fatto che la legge italiana non li prevede e quindi non li riconosce, ma loro esistono e da decenni chiedono tutela, appellandosi ai giudici o — più di recente — ai sindaci. In questo vuoto normativo sono nate le famiglie arcobaleno.
Tratto da Il Manifesto di Eleonora Martini L’Italia, l’Ungheria e la Polonia sono le pecore nere dell’Europa riguardo ai diritti e al rispetto delle persone Lgbtqi. O meglio: lo sono i loro «influenti leader politici e governi» attuali, che diffondono la «retorica anti-diritti, anti-gender e anti-Lgbtiq». Il Parlamento europeo in seduta plenaria, ieri a Strasburgo, lo ha scritto nero su bianco in un emendamento presentato dai Verdi alla risoluzione per la depenalizzazione universale dell’omosessualità, varata alla luce dei recenti sviluppi in Uganda.
Tratto da La Repubblica a cura della Redazione esteri Il Consiglio dei Ministri olandese ha deciso di rendere possibile l'eutanasia per i bambini gravemente malati che hanno esaurito le opzioni di cura, in linea con le proposte pubblicate dal ministro della Salute Ernst Kuipers lo scorso giugno. Il protocollo, valido finora solo per i neonati, verrà ora estero per coprire anche i bambini di età inferiore ai 12 anni che soffrono in modo insopportabile e per i quali le opzioni di cure palliative non sono sufficienti ad alleviare i sintomi.
Tratto da Il Manifesto di Vincenzo Vita Ieri si è celebrata in diversi paesi, ivi compresa l’Italia (a Genova e a Roma) e a partire da Washington, la giornata di mobilitazione per non dimenticare il fondatore di WikiLeaks, Julian Assange. Ricorrevano, infatti, quattro anni dall’arresto da parte della polizia del giornalista australiano cui aveva dato asilo l’ambasciata dell’Ecuador presso il Regno Unito. Da allora Assange non ha più visto altro che le mura di una minuscola cella del carcere di massima sicurezza di Belmarsh, chiamato la Guantanamo inglese.
Tratto da Ansa di Fabrizio Finzi La Repubblica italiana è "fondata sulla Costituzione, figlia della lotta antifascista". Un'affermazione che riassume in poche parole l'obiettivo del discorso senza sfumature del presidente della Repubblica in ricordo della lotta di Liberazione.
Tratto da L'Espresso di Cristina Campiglio Ufficiali di stato civile e giudici applicano le norme sulla trascrizione in Italia degli atti di nascita redatti all’estero dei figli di coppie omogenitoriali. Ma bisogna introdurre procedure semplificate e rapide di adozione a favore del genitore non biologico. Evitando un limbo dei diritti.
Tratto da Altreconomia di Nicola Villa Nell’agosto del 2016 la scrittrice turca Aslı Erdoğan, nata a Istanbul nel 1967, venne arrestata insieme a ventidue giornalisti del giornale filo-curdo Özgür Gündem con l’accusa di “fare propaganda terroristica”. La sua incarcerazione ebbe una risonanza mondiale: il New York Times l’ha eletta una delle donne più influenti quell’anno e a Parigi le venne assegnato il Premio Simone de Beauvoir per la libertà delle donne. Dopo quattro mesi in carcere, riuscì a emigrare in Germania, dove tuttora risiede e continua a svolgere la sua attività di scrittrice e di intellettuale.
Di Silvio Lavalle All’invadenza di questo english si cede volentieri perché “Disability Pride” ci annuncia, con parola ormai internazionalmente nota, la parata orgogliosa e allegramente vendicativa di una minoranza vasta e oltraggiata: quella delle persone con disabilità. “Chiedete tutto” era l’invito lanciato alla folla dal palco di piazza Castello, da “agitatori” ciechi accompagnati da labrador vedenti e agitatori di code. Succedeva sabato 15 a Torino, finalmente, dopo l’interruzione della pandemia, e a otto anni dalla prima assoluta del 2015 a Ragusa.
Tratto da Luce di Marianna Grazi “Molte donne sono ancora in un modello mediterraneo, che siano di origine italiana, marocchina o turca. È un modello famigliare in cui l’uomo lavora e la donna rimane a casa per occuparsi dei bambini”. Una frase shock quella pronunciata in diretta televisiva da Bernard Clerfayt, il ministro per il Lavoro della Regione di Bruxelles-Capitale, venerdì 14 aprile. Durante un’intervista all’emittente francofona Ln24, il politico belga ha esternato quelle che, secondo lui, sono le ragioni del divario occupazionale tra donne e uomini in città.