Tratto da Ansa 

Lo scontro sull'utero in affitto incendia anche il Roma Pride.

La sfilata dell'orgoglio Lgbtqi+ in programma il 10 giugno per le vie della Capitale è segnata dalla decisione della Regione Lazio di revocare il patrocinio all'evento.

Tratto da Europa Today di Alfonso Bianchi La Polonia è in fermento in vista delle elezioni che sono previste per il prossimo autunno. Le opposizioni stanno alzando il livello di scontro con il partito Diritto e Giustizia (Pis), al governo dal 2015 e che proverà a ottenere un terzo mandato popolare. Domenica è stata organizzata nel Paese la più grande manifestazione dai tempi delle proteste di massa contro l'abolizione quasi totale del diritto di aborto nel 2020, e una delle più grandi della storia della nazione.
Tratto da La Voce di New York di Simone d'Altavilla Venerdì relatori speciali e indipendenti di diritti umani nominati dalle Nazioni Unite, hanno denunciatoche milioni di donne e ragazze negli Stati Uniti hanno subito un allarmante deterioramento dell’accesso all’assistenza sanitaria sessuale e riproduttiva, a seguito della decisione della Corte Suprema USA che ha annullato il diritto costituzionale all’aborto nel giugno 2022.
Tratto da Dire di Andrea Sangermano BOLOGNA – Per la prima volta le lavoratrici del sesso in Italia vanno a congresso, a Bologna. Ieri l’assemblea nella sede del Mit, oggi un convegno in Sala Borsa. La richiesta di associazioni e movimenti è de-criminalizzare la prostituzione e garantire alle ‘sex workers’ gli stessi diritti che hanno altri lavoratori. Ad oggi in Italia la prostituzione non è reato, ma sono altre norme, come quelle su favoreggiamento e adescamento, che si concentra la richiesta di depenalizzazione. A causa di questi reati “non possiamo lavorare nelle case, affittare insieme, formare cooperative o avere copertura sanitaria”, affermano le attiviste.

Michela Marzano apre questo breve ed illuminante intervento alla Camera dei Deputati mettendo ordine nella confusa polemica politica sulla gravidanza per altri (GPA). I quattro passaggi fondamentali del suo intervento ( il filmato dura circa 8 minuti) individuano le linee guida di una giusta azione legislativa:

Tratto da Domani di Federica Tourn 
In caso di violenza clericale, oltre alla «tolleranza zero» predicata dalla Chiesa, è ormai di rito la richiesta di perdono alle vittime. Una prassi che vale anche per le comunità ecclesiali, come dimostra la «vergogna» espressa dalla presidente dei Focolari, Margaret Karram, al momento della diffusione, il 31 marzo scorso, del primo resoconto sui casi di abusi su minori e adulti vulnerabili e di abusi spirituali o di autorità avvenuti all'interno del movimento.
Tratto da Il Post Lunedì il presidente dell’Uganda Yoweri Museveni ha promulgato una legge che prevede molti anni di carcere e talvolta la pena di morte per le persone lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e queer. La legge era stata approvata dal parlamento a marzo ed è considerata una delle più punitive nel suo genere: per questo le Nazioni Unite, i paesi occidentali e varie organizzazioni per i diritti civili speravano che Museveni non la firmasse. Museveni ha invece deciso di farlo, dicendo di aver voluto in questo modo «resistere alle pressioni imperialiste».
Tratto da La difesa del popolo di redattore sociale  Amnesty International e la Commissione internazionale dei giuristi pubblicano un nuovo rapporto per denunciare le gravi limitazioni e l’illegale repressione dei diritti delle donne e delle bambine da parte dei talebani. “La procura della Corte penale internazionale dovrebbe aggiungere il crimine contro l’umanità di persecuzione di genere nell’indagine in corso sulla situazione in Afghanistan”
Tratto da L'Essenziale di Annalisa Camilli
“Abbiamo cominciato a lavorare e a un certo punto lui mi ha chiesto di togliermi la biancheria. Io sono rimasta sorpresa e ho mostrato resistenza, lui mi ha detto che un’attrice deve essere libera. Mi ha chiesto di dimostrargli di essere senza inibizioni, ero a un provino e l’ho fatto.”, questa è una delle testimonianze raccolte nell’arco di due anni dal collettivo di attrici Amleta, che denuncia la violenza e il sessismo nel cinema e nel teatro in Italia. Le testimonianze sono arrivate a una casella di posta aperta dal gruppo proprio per aprire questa discussione. In alcuni casi, queste persone poi hanno deciso di denunciare gli abusi attraverso l’assistenza dell’associazione Differenza donna.
Tratto da Wired  Alla maggior parte di noi sarà capitato almeno una volta di imbattersi nel termine cancel culture, che indica il boicottaggio di celebrità, politici o personaggi di spicco che nel corso della loro vita hanno manifestato un pensiero o hanno messo in atto comportamenti razzisti, misogini, abilisti e discriminatori, non in linea con la nuova sensibilità contemporanea. Qualche mese fa, per esempio, lo scrittore britannico Salman Rushdie ha parlato di censura senza precedenti riferendosi alla decisione da parte della casa editrice di modificare i libri per ragazzi del celebre autore Roald Dahl, per rendere il linguaggio più inclusivo, in nome di quello che molti chiamano politically correct.