La Chiesa Cattolica, nonostante il suo centralismo, sa cambiare pelle alla ricerca del più conveniente habitat economico e politico nei diversi paesi del mondo. Sempre alla ricerca delle migliori condizioni dunque, in paesi diversi dall'italia, il Vaticano stipula accordi diversi. Un esempio chiaro di come questa Italia così secolarizzata e laica "goda", nei suoi rapporti col Vaticano, di condizioni di maggior sfavore rispetto al resto del mondo, viene dalla Spagna, paese oggi modernissimo ma a lungo ostaggio di un cattolicesimo severo e totalizzante, dove il secolo dei lumi produsse solo vaghi bagliori e alla vigilia della Rivoluzione Francese si bruciavano ancora le streghe...
Due Paesi due misure. L'8x1000 non è Urbi et orbi

In merito alla laicità degli spazi pubblici, Valentino Castellani, già Sindaco di Torino e presidente del Comitato interfedi della Città di Torino, nel corso di un'audizione in Comune ha detto parole definitive sull'antica diatriba relativa al crocifisso nella sala del Consiglio comunale e in generale sui simboli religiosi negli spazi istituzionali. “Il Comitato Interfedi ha sempre ritenuto che la laicità delle istituzioni pubbliche sia una garanzia per tutte le fedi religiose. Lo spazio pubblico, specie se istituzionale, è uno spazio caratterizzato dai principi della Carta costituzionale e non chiede l’uso di simboli religiosi. Questione resa ancor più delicata e complessa quando la comunità è una comunità multireligiosa”. Castellani ha auspicato che la riflessione operata dal Comitato Interfedi sia utile al Consiglio comunale in vista del voto che a breve dovrà esprimere su questa materia

Tratto da Repubblica di Chiara Valerio Con la cancellazione da parte del Tribunale di Padova dei 33 atti di nascita di...

Tratto da Una parola al giorno Per decidere se di questi tempi in Italia c'è un po' di Vandea o no leggete questa definizione della solita impareggiabile Una parola al giorno. Anche se decidete che non tira aria di Vandea non dimenticate comunque che qualche vandeano in giro c'è sempre!

Tratto da Repubblica di Concita De Gregorio In un paese vicinissimo e in un mondo anni luce lontano dal nostro esiste...

BONIPERTI E FERRINI NELLA TOPONOMASTICA CITTADINA La commissione toponomastica di Torino ha deciso l’intitolazione di quattro vie e una piazza nella...

Tratto da CittAgorà di Claudio Raffaelli C’è un’umanità in fuga: e potremmo un giorno trovarci a farne parte anche noi. Ce lo ha ricordato oggi la Giornata mondiale del rifugiato celebrata a Palazzo Civico, in Sala Rossa. Un particolare il cui rilievo non à sfuggito a Berthin Nzonza, direttore dell’associazione Mosaico-Azioni per i rifugiati, che in apertura dell’incontro ha sottolineato come solo Torino abbia scelto di celebrare la ricorrenza in un luogo tanto prestigioso e significativo. Una sala nella quale si sono affollati esponenti di associazioni di volontariato e istituzioni, così come uomini e donne giunti a Torino,  tra sofferenze e pericoli, da paesi lontani e tormentati.