Tratto da Wired  di Laura Carrer Spinto dalla pandemia l’e-voting è normalità tra associazioni, ordini e università: aumenta la partecipazione al voto e diminuisce costi. E c'è un milione di euro il fondo per la sperimentazione del voto elettronico per referendum ed elezioni politiche rivolto agli italiani all'estero, ma tutto tace.
Tratto da Domani di Giulia Merlo Fratelli d’Italia punta ad approvare una proposta di legge che rende la gpa un reato universale. Tuttavia la nozione difficilmente regge davanti alle regole di diritto internazionale: non si può condannare qualcuno per un comportamento commesso fuori dai confini nazionali e dove è considerato legale. A livello generale, perchè un comportamento venga perseguito penalmente, deve essere stato commesso nello stato in cui è reato. Questo vale soprattutto in Italia, dove il codice penale all’articolo 6 prevede che solo chi commette un reato nel territorio dello stato è punito secondo la legge italiana.
Tratto da la Repubblica di Francesco Bei "Ma poi, o signori, quali farfalle andiamo a cercare sotto l’arco di Tito? Ebbene, io dichiaro qui, al cospetto di Voi, ed al cospetto di tutto il governo italiano, che assumo (io solo!) la responsabilità di 3-I (politica! morale! storica!) di tutto quanto è avvenuto. Se le frasi più o meno storpiate bastano per impiccare un uomo, fuori il palo e fuori la corda! Se 3-I è stata una mia colpa, a me la responsabilità di questo, perché questo clima storico, politico e morale io l’ho alimentato nel mio ruolo". I componenti del Cda di 3-I, la società pubblica che dovrebbe gestire il software di Inps, Istat e Inail, sono sobbalzati quando ieri mattina, aprendo la posta, hanno trovato questa mail del presidente Claudio Anastasio.
Tratto da Today di Daniele Tempera Detto fatto. Dopo anni di polemiche alimentate da politici e media, rivelazioni quotidiane di truffe ai danni dello Stato, retorica sugli imprenditori che non trovano lavoro a causa di quello che la Premier ha definito “metadone di Stato”, il reddito di cittadinanza chiude i battenti, come annunciato in campagna elettorale dalla destra. Il governo Meloni ha dapprima annunciato lo stop definitivo a fine 2023, dall’altro ha prospettato il battesimo di una nuova misura chiamata “Mia”. Secondo anticipazioni la nuova misura dovrebbe presentare una stretta decisa agli assegni di sostegno e alla loro durata, la netta separazione tra “occupabili” e “non occupabili”, un'accelerazione sulla tipologia di lavoro definito “congruo” (leggi "non rifiutabile"), la predilezione dell’aiuto alle famiglie rispetto a quella riservata ai “single”. Ma cosa è stato il Reddito di Cittadinanza? Forse a quattro anni di distanza dal suo battesimo è ora di fare, dati alla mano, chiarezza su una delle misure più discusse della nostra storia politica.
Tratto da the submarine di Alessandro Massone

Il Pentagono sta impedendo all’amministrazione Biden di condividere con la Corte penale internazionale le prove raccolte dall’intelligence statunitense sui crimini di guerra commessi dall’esercito russo in Ucraina. I militari statunitensi sono contrari a offrire assistenza alla Corte, perché temono di creare un precedente che permetterà in futuro di perseguire cittadini statunitensi impegnati in operazioni militari all’estero. Le altre parti dell’amministrazione — tra cui le agenzie di intelligence stesse, e i dipartimenti di Stato e della Giustizia — vogliono invece collaborare.

Tratto da volerelaluna di Giovanni Caprio

La differenziazione prevista in Costituzione e insita nell’autonomia non può non essere messa in stretta relazione con tutti gli altri principi fondamentali con cui la Costituzione segna in modo irrevocabile la nostra Repubblica, in particolare con quello di uguaglianza sostanziale, che chiama in causa il pieno sviluppo della personalità di ciascuno e l’effettiva partecipazione di tutti alla vita economica, politica e sociale del Paese. Stiamo parlando del collante che consente alla nostra Repubblica di essere una e di restare indivisibile, di rendere permanente il processo di unificazione nazionale tramite la lotta alle diseguaglianze tra persone, tra gruppi e tra territori. Il regionalismo, dunque, pur se basato sulla differenziazione, non può assolutamente trasformarsi in un moltiplicatore delle diseguaglianze, pena il venir meno dell’adempimento dei «doveri inderogabili di solidarietà economica, politica e sociale» di cui all’art. 2 della Costituzione. C’è bisogno, quindi, di un regionalismo ripensato e organizzato su base solidaristica in grado di ridurre sempre più le disuguaglianze territoriali e non già di “fughe in avanti” verso differenziazioni territoriali ulteriori che potrebbero irrimediabilmente compromettere l’unità del Paese. Una unità che già scricchiola pesantemente sotto il peso delle attuali differenziazioni territoriali. A partire dalla scuola.

Tratto da Il Post Nei giorni successivi al grave naufragio avvenuto il 26 febbraio a Steccato di Cutro, in provincia di Crotone (Calabria), il governo guidato da Giorgia Meloni ha spiegato più voltedi volere impedire gli arrivi via mare di migranti contrastando le attività di due figure: i trafficanti di esseri umani e i cosiddetti “scafisti”, un termine usato quasi solo quando si parla di immigrazione per definire persone che guidano le imbarcazioni o i gommoni su cui i migranti arrivano in Italia. Mentre i trafficanti, cioè le persone che organizzano questi viaggi, sono spesso assai difficili da individuare e processare, ogni anno in Italia vengono arrestati decine di cosiddetti scafisti.
Tratto da Uaar Al via la nuova inchiesta dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti. Da oggi è on line carogiubileo.it, il nuovo lavoro di inchiesta dell’Uaar che, già artefice di icostidellachiesa.it, ha deciso di dedicare sito e robusto work in progress specificamente al prossimo giubileo previsto a Roma per il 2025.
Tratto da Il Fatto Quotidiano Bruxelles inizia a perdere la pazienza. La Commissione europea ha ordinato all’Italia di recuperare gli aiuti di Stato illegali concessi a determinati enti non commerciali sotto forma di esenzione dall’imposta comunale sugli immobili (Ici) dal 2006 al 2011. Si tratta soprattutto di immobili di proprietà della Chiesa. La decisione fa seguito a una sentenza del 2018 della Corte di giustizia europea che annullava parzialmente una decisione di Bruxelles del 2012, nella quale dichiaraval’esenzione fiscale dell’Italia incompatibile con le norme comunitarie sugli aiuti di Stato, ma rinunciava al recupero. Nel 2012 Bruxelles aveva scelto di non ordinare all’Italia di recuperare gli aiuti illegali perché le banche dati fiscali e catastali non consentivano l’identificazione dei beneficiari. Nel 2018 la Corte di Giustizia aveva parzialmente annullato questa decisione, ritenendo che la Commissione europea avrebbe dovuto valutare se esistessero modalità alternative per il recupero, anche solo parziale. Nella sua decisione odierna, l’esecutivo comunitario riconosce l’esistenza di difficoltà per le autorità italiane nell’identificare i beneficiaridelle esenzioni, ma conclude che ciò non sia sufficiente per escludere la possibilità di ottenere almeno un recupero parziale dell’aiuto. Ad esempio, viene evidenziato, “l’Italia potrebbe utilizzare i dati delle dichiarazioni presentate ai sensi della nuova imposta sugli immobili e integrarli con altri metodi, comprese le autodichiarazioni”. Bruxelles chiarisce inoltre che “il recupero non è richiesto quando gli aiuti sono concessi per attività non economiche o quando costituiscono aiuti ‘de minimis'”. Queste difficoltà, e probabilmente una certa inerzia, spiegano perché ancora non esista un dato ufficiale su quanti siano i soldi in ballo. Secondo le diverse stime di va da un minimo di un miliardo e mezzo fino alla somma monstre di 11 miliardi in 5 anni di tasse mai richieste dallo Stato italiano. Ecco le principali tappe della vicenda.
Tratto da Libero Pensiero di  Matthew Andrea D'Alessio Le Madri del sabato sono un gruppo di protesta pacifica che ogni sabato a mezzogiorno si riunisce davanti al liceo Galatasaray in Istiklal Street a Istanbul, in Turchia. Il movimento è nato nel 1995, dopo che la polizia turca ha arrestato e poi fatto sparire diversi giovani sospettati di essere legati al Partito dei lavoratori del Kurdistan (PKK). I manifestanti, composti principalmente da madri delle vittime, si sono quindi riuniti per chiedere giustizia per i loro familiari scomparsi o uccisi. Nel corso degli anni il movimento si è ampliato abbracciando anche altre cause come i diritti delle donne, la libertà di espressione e la giustizia sociale, diventando un simbolo di resistenza e lotta per i diritti umani in Turchia.
Tratto da Ansa di Redazione Ansa Hanno fatto causa all'amministrazione comunale perché non le ha riconosciute come mamme e adesso spetterà al Tribunale di Torino decidere. Una coppia arcobaleno, madri di due gemelline, nate con fecondazione eterologa praticata all'estero, hanno dato vita ad una battaglia legale (a cui la prima udienza si è svolta lo scorso 23 gennaio), in quanto il Comune di Trofarello, nell'hinterland di Torino, ha negato l'iscrizione all'anagrafe delle due sorelline come figlie di entrambe le donne.
Comunicato stampa del Cidi ..il fascismo in Italia non è nato con le grandi adunate da migliaia di persone. È nato ai bordi di un marciapiede qualunque con la vittima di un pestaggio per motivi politici che è stata lasciata a se stessa da passanti indifferenti. …avere fiducia nel futuro e aprirci al mondo, condannando sempre la violenza e la prepotenza, in contrapposizione ai cantori del valore delle frontiere e del sangue degli avi e di chi continua ad alzare muri.