Alla domanda: “In che tipo di Paese vorresti vivere?”, il 72,9% dei partecipanti al sondaggio, condotto dalla società Metropoll di Ankara, ha risposto che vorrebbe vivere in un Paese democratico e laico, riporta Turkish Minute.
Anche la maggioranza dei sostenitori del Partito per la Giustizia e lo Sviluppo, Akp, e del suo alleato di estrema destra, il Partito del Movimento Nazionalista, Mhp, desidera vivere in un Paese democratico e laico: il 57,8% degli elettori dell’Akp e il 74,5% di quelli dell’Mhp hanno risposto il tal senso.
Ricordiamoci il nome: Kais Saïed. Perché questo scaltro politico di 64 anni, votato nel 2019 presidente della Tunisia, e subito dopo autoproclamatosi “salvatore della patria”, potrebbe mettere una volta per tutte la parola fine a quella grande ondata rivoluzionaria che scosse i Paesi del Nord Africa e di parte del Medio Oriente, definita – quando le illusioni prevalevano su tutto - Primavera araba.
La deriva autoritaria di questo populista in salsa mediorientale, nemico del movimento islamico tunisino Ennahda, rischia di riportare le lancette del tempo indietro di 12 anni. Come? Con un controverso referendum di riforma costituzionale - si vota lunedì 25 luglio - che conferirà al presidente ampissimi poteri e che, per la prima volta in un Paese arabo toglierà il riferimento all’Islam come religione di Stato (per poi furbescamente inserire la Tunisia nella Umma, la grande nazione islamica senza confini).
Macron l’aveva promesso durante la sua campagna elettorale ed ora l’ha fatto: i cittadini francesi non dovranno più pagare il...
Non potevamo non ricordare due uomini scomparsi a distanza di pochi giorni l’uno dall’altro, grandi testimoni del pensiero laico e della sua straordinaria fertilità culturale e civile. Ad Angelo Guglielmi, scomparso l’11 luglio, dobbiamo i sette anni che cambiarono la televisione.