BONIPERTI E FERRINI NELLA TOPONOMASTICA CITTADINA La commissione toponomastica di Torino ha deciso l’intitolazione di quattro vie e una piazza nella...

PRIDE A TORINO Sabato 17 giugno si svolgerà il Torino Pride con partenza ore 16:30 in corso Vercelli 15. Schiaccia QUI per...

Il Consiglio comunale ha approvato, questo pomeriggio, una mozione che impegna il Sindaco e la Giunta comunale a intraprendere tutti...

FARE CULTURA A TORINO Mercoledì 31 maggio alle ore 17.30 al Polo del '900 (Sala Didattica - Via del Carmine 14,...

Il 16 maggio, Mosaico e CreE.A, con il patrocinio della Città di Torino e dell’ UNHCR, invitano a partecipare all’incontro europeo Città della mediazione e del vivere insieme che si terrà nellaSala Bobbio di via Corte d’Appello 16 . L’incontro si svolgerà dalle 9:00 alle ore 17:30 e a seguire si terrà una cena sociale nella Casa di Quartiere di San Salvario in via O. Morgari 14.

Tratto da Comune di Torino L'anniversario della liberazione d'Italia ricorre il 25 aprile di ogni anno e celebra la lotta dei partigiani, delle partigiane e quella del popolo italiano che ha portato nel 1945 a riconquistare le libertà negate dal nazifascismo, con un prezzo di lutti, dolore e sacrificio.
Di Silvio Lavalle All’invadenza di questo english si cede volentieri perché “Disability Pride” ci annuncia, con parola ormai internazionalmente nota, la parata orgogliosa e allegramente vendicativa di una minoranza vasta e oltraggiata: quella delle persone con disabilità. “Chiedete tutto” era l’invito lanciato alla folla dal palco di piazza Castello, da “agitatori” ciechi accompagnati da labrador vedenti e agitatori di code. Succedeva sabato 15 a Torino, finalmente, dopo l’interruzione della pandemia, e a otto anni dalla prima assoluta del 2015 a Ragusa.
Tratto da Museo Torino  Nel clima anticlericale post-quarantottesco, l’obelisco innalzato con i nomi degli 800 comuni sottoscrittori celebrò l’abolizione del foro ecclesiastico del 1850, frutto della promulgazione delle cosiddette leggi Siccardi. Eseguita da Luigi Quarenghi, l'opera fu posta nel 1853 al centro di Piazza Savoia.
Tratto da il Post Ciclicamente le migrazioni e le loro conseguenze ottengono grande visibilità nel dibattito italiano. Sta accadendo anche nelle ultime settimane, dopo il naufragio di una barca piena di migranti in Calabria e numeri più ingenti del solito di arrivi sulle coste italiane. Di solito però questi discorsi riguardano un pezzetto molto autoriferito di una questione gigantesca, gli arrivi via mare in Italia dalla Libia e dalla Tunisia, di cui si parla perlopiù nella misura in cui condizionano il dibattito politico. Gli umani migrano da sempre, continueranno a migrare e lo fanno in tutto il mondo in contesti notevoli ma forse poco raccontati, qui.
Tratto da La Repubblica di Gustavo Zagrebelsky
È un concetto più volte strumentalizzato nel corso della Storia. Chi esercita il potere può tradurla in oppressione. Subirla significa sperimentare la violenza. Se ne parlerà alla Biennale Democrazia di Torino. La norma della libertà è ignota a me, come a tutti noi. Lo stesso per la giustizia, l’uguaglianza, la democrazia, l’umanità e tante altre bellissime cose. La libertà si invoca contro il male che impedisce al bene di trionfare o semplicemente contro i fastidi che impediscono di vivere tranquillamente nel proprio astuccio privato. Libera nos a malo, dice l’antica preghiera. Si presuppone in questo modo che la vita sia una grande o piccola lotta tra il bene e il male: una lotta che può lasciare indifferenti solo gli ignavi, quelli che non hanno diritto di stare in Paradiso, ma nemmeno all’Inferno.