L’associazione Articolo zero riconosce nelle parole del presidente Draghi, in merito alla laicità dello Stato italiano, un’affermazione fondamentale per la...

Tratto da La Stampa 22/6/2021

La Santa Sede cambia il passo diplomatico sul disegno di legge contro l’omofobia. La sorpresa anche nelle Sacre Stanze: «In genere la linea di questo pontificato è sempre stata quella di non entrare direttamente in vicende nazionali»

Tratto da Repubblica. Di Bruno Quaranta:
Quarant’anni fa moriva lo storico e docente di diritto ecclesiastico. Una vita al servizio della Carta e in difesa della separazione tra Stato e Chiesa
Non votò mai Dc, appoggiò il Fronte Popolare nel ’48, entrava in chiesa quando gli altri vi uscivano, vi usciva quando gli altri vi entravano, sfidò a duello un fascista («Una pagina vergognosa della mia vita», confidò ad Alessandro Galante Garrone), scrisse un racconto giallo… Nel segno dell’irrequietudine si svolse la vita di Arturo Carlo Jemolo, ancorché inseparabile da un cilicio mentale inespugnabile. Moriva quarant’anni fa, il 12 maggio, lo storico e giurista, voce di una certa Italia, con «il culto del dovere, il senso della disciplina, della obbedienza ai superiori, della coscienza che non ci può essere un lavoro organizzato se non ci sia chi ordina e chi obbedisce, la sensazione che le sorti del singolo non sono separabili da quelle del Paese, che la disgrazia collettiva è anche la disgrazia di ciascuno». È l’elogio della piccola borghesia, la classe che improntò l’Italia giolittiana e che la Grande Guerra stravolse, così riducendola a «elemento caratteristico e direttivo del fascismo», come osserverà Luigi Salvatorelli.
Di Luca Kocci da il Manifesto È morto ieri, nella sua casa di Tubinga in Germania, all’età di 93 anni, il teologo svizzero Hans Küng. Aveva acquistato notorietà anche al di fuori delle aule universitarie per aver duramente contestato il dogma dell’«infallibilità» del papa, stabilito dal Concilio Vaticano I nel 1870, quando sulla cattedra di Pietro sedeva Pio IX. Per questo motivo, nel 1979, venne sanzionato da papa Wojtyla, diventando così il primo dei tanti teologi che Giovanni Paolo II punirà durante il suo lungo pontificato.
Comunicato stampa dell'Associazione ARTICOLO ZERO Coordinamento per la laicità Dopo quasi un anno di silenzio, ecco la realizzazione dell’atto formale del dicembre 2019: il crocifisso è entrato nella sala del Consiglio regionale del Piemonte. In un momento così particolarmente difficile per la storia del nostro territorio e del nostro Paese, tale gesto strumentalmente di pace, riporta pesantemente in dietro la storia della laicità italiana.

150 anni
dalla Breccia di Porta Pia

LAICITA' VO CERCANDO
Dalla Breccia di Porta Pia ad oggi, 150 anni di laicità incompiuta

20 settembre 2020 - ORE 18,00

Una prospettiva laica per il fine vita       Presentazione/introduzione Giorgio Viarengo (Presid. SOMS De Amicis) proiezione del blob di...

Comunicato stampa in ordine al punto 7 della seduta del 22 ottobre 2019 del consiglio regionale del Piemonte in ordine al tema “difesa,rispetto e salvaguardia dell'importanza del crocefisso”.

Il concistoro della chiesa valdese di Torino ha appreso che il Consiglio Regionale del Piemonte ha fissato al punto 7 della convocazione della seduta di martedì 22 ottobre 2019 la discussione di un odg avente per oggetto : “Difesa,rispetto e salvaguardia dell’importanza del Crocifisso”.
L'argomento ha suscitato alcune riflessioni e preoccupazioni che riteniamo giusto rendere pubbliche.

19 settembre 2019

Sergio Foà (Professore Ordinario di Diritto amministrativo nell’Università di Torino)

1) L’affermazione del principio di laicità come principio supremo dell’ordinamento costituzionale.

CORTE COSTITUZIONALE SENTENZA 203 DEL 1989
(SULL’INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA): ESTENSORE CASAVOLA (da giovane
membro della Federazione Universitaria Cattolica Italiana)