Tratto da Il Fatto Quotidiano

La decisione, presa con un atto amministrativo ma che per il Pd ha "le impronte della giunta" di centrodestra, dispiegherà i suoi effetti dal prossimo mese di febbraio. La collaborazione con l'associazione, che ha garantito anche il diritto per alcune province e regioni limitrofe, erano in essere da 42 anni.

Le Marche, regione guidata da Francesco Acquaroli di Fratelli d’Italia, hanno cancellato la convenzione con l’Aied, in piedi da diversi decenni, per praticare l’aborto in una delle regioni con il tasso di obiettori di coscienza più alto d’Italia. La decisione, presa con un atto amministrativo ma che per il Pd ha “le impronte della giunta” di centrodestra, dispiegherà i suoi effetti dal prossimo mese di febbraio. La collaborazione con l’Associazione Italiana per l’Educazione Demografica era iniziata nel 1981 e nel 2020, ultimo anno per cui sono disponibili i dati, ha garantito 232 interruzioni di gravidanza nelle Marche su 1.351 aborti volontari in regione.

Tratto da Il Foglio The Lancet in allarme per l’eutanasia in Canada: anche la “bibbia” dell’establishment medico-scientifico denuncia la deriva della “dolce morte”. “Con l’aumento del numero di decessi in base alle disposizioni della legge sull’assistenza medica a morire, la sua imminente espansione includerà le persone con malattie mentali”, racconta la rivista. L’anno scorso, già tre esperti dei diritti umani delle Nazioni Unite hanno riferito che la legge canadese vìola la Dichiarazione universale dei diritti umani. Il Bill C-7 riconoscerà il diritto all’eutanasia non più soltanto ai malati terminali capaci di intendere e di volere, ma anche alle persone affette da demenza. “I futuri canadesi dovranno scusarsi per l’eutanasia ai disabili?”. L’editoriale è stato pubblicato due settimane fa dal Washington Post, un giornale non certo avvezzo alle guerre culturali. Tra il 2016 e il 2021, il personale medico  ha somministrato dosi letali a più di 31 mila persone che di solito, ma non sempre, erano malate terminali. Una inchiesta dell’Associated Press ha tirato fuori un audio in cui il direttore di un ospedale canadese dice a un paziente non terminale che la sua degenza in ospedale “ci costa 1.500 dollari al giorno” e che l’eutanasia sarebbe raccomandata. Dei 10 mila canadesi che hanno ricevuto l’eutanasia lo scorso anno, 1.740 soffrivano di solitudine, come si evince dal rapporto annuale del dipartimento della Salute. La “dolce morte” non era riservata soltanto ai malati terminali? Tim Stainton, direttore del Canadian Institute for Inclusion and Citizenship dell’Università della British Columbia, ha descritto la legge canadese come “probabilmente la più grande minaccia esistenziale per le persone disabili dai tempi del programma nazista nella Germania degli anni 30”. C’è più di un motivo per essere allarmati da questo piano inclinato.
Tratto da Diritto.it In Spagna qualche settimana fa il Consiglio dei Ministri ha approvato la riforma della legge sulla salute sessuale e riproduttiva e sull’aborto. Il provvedimento è frutto di una richiesta avanzata dalla Ministra per le Pari Opportunità Irene Montero. Allo Stato verrà a costare 104 milioni di Euro, dei quali 23,8 milioni avranno la finalità di finanziare l’introduzione del congedo “mestruale”, interamente pagato dallo Stato e non dai datori di lavoro, per le donne che documenteranno di avere un ciclo mestruale particolarmente doloroso. Una conquista in nome dell’autodeterminazione della quale scriveremo nelle righe che seguono. Indice
  1. I diritti introdotti con la riforma
  2. La libertà guadagnata dalle donne

1. I diritti introdotti con la riforma

Le donne che interromperanno la gravidanza avranno diritto a un periodo di congedo per malattia, la pillola del giorno dopo verrà distribuita a titolo gratuito nei centri di servizi di salute sessuale e riproduttiva. Il personale medico potrà continuare ad esercitare l’obiezione di coscienza, però i nomi degli obiettori verranno annotati su un registro, al fine di garantire sempre la presenza di personale disponibile a praticare l’aborto, se richiesto. Le pillole anticoncezionali di ultima generazione verranno coperte dalla sanità pubblica e verranno promossi anche metodi contraccettivi maschili. Continuerà ad essere proibita la maternità surrogata, indicata come forma di “violenza contro le donne”, e resterà proibita anche la pubblicità da parte delle società di intermediazione che facilitano la pratica in Paesi nei quali è consentito  l’utero in affitto. Nel testo di legge  non è passata la proposta di perseguire con pene detentive i genitori che ricorrono alla maternità surrogata, recandosi all’estero. Nella proposta è presente la promozione di un’autentica campagna di “educazione sessuale” a partire dalle prime fasi del percorso di istruzione. Si procederà al finanziamento di una formazione appropriata per insegnanti, funzionari addetti ai penitenziari e dipendenti pubblici, e verranno realizzati dei centri pubblici specializzati sulla salute sessuale e riproduttiva. È caduta la proposta per la riduzione dell’Iva dal 10% al 4% sui prodotti per l’igiene femminile (assorbenti e tamponi), alla rinegoziazione della quale si procederà in sede di bilancio dello Stato. L’approvazione definitiva della riforma  da parte del Consiglio dei Ministri spagnolo, avverrà quando la riforma passerà al Congresso e al Senato, ed essendo una legge relativa ai diritti fondamentali, dovrà essere approvata con la maggioranza assoluta dei parlamentari.
Tratto da laRepubblica, di Benedetta Perilli La maggioranza ha votato sì al progetto di legge che consentirà il suicidio assistito. Sarà possibile soltanto per i maggiorenni, se il loro desiderio è "attuale e reiterato, serio, libero e informato". Ora spetta al presidente della Repubblica promulgare il testo Un dibattito parlamentare lungo almeno cinque anni e due veti presidenziali dopo, la legalizzazione dell'eutanasia in Portogallo è stata approvata oggi in Parlamento per la terza volta. Nonostante l'opposizione avesse chiesto la possibilità di sottoporre il tema a un referendum pubblico, è arrivata grazie alla maggioranza il sì a una legislazione che consentirà il suicidio medicalmente assistito in determinate circostanze. Ora spetta al presidente della Repubblica Rebelo de Sousa, conservatore e cattolico, promulgare il testo o rimetterlo all'esame della Corte costituzionale e mettere un veto, come ha già fatto due volte nel 2021. Si esprimerà prima di Natale, ha promesso. Secondo i sondaggi la legalizzazione dell'eutanasia sarebbe condivisa da oltre la metà dei cittadini portoghesi nonostante le forti resistenze della Chiesa in un Paese a maggioranza cattolica. Per i legislatori, che hanno lavorato alle modifiche del testo fino a poche ore prima dell'approvazione della versione finale di mercoledì scorso da parte della Comissão de Assuntos Constitucionais do Parlamento, l'eutanasia sarà possibile soltanto per le persone maggiorenni che manifestano un desiderio "attuale e reiterato, serio, libero e informato". Persone che inoltre devono trovarsi "in una situazione di sofferenza di grande intensità, con lesione definitiva di estrema gravità o malattia grave e inguaribile". Il testo base contiene il progetto di legge voluto dal Partito Socialista, che governa con la maggioranza assoluta, insieme a Iniziativa Liberale, Blocco di sinistra e gli ambientalisti di Pan e approvato lo scorso giugno dell'Assemblea. Contrari i partiti di estrema destra Chega e il Partito Comunista, astenuto il partito social-democratico del Psd che con il presidente Luís Montenegro presenterà un progetto per la richiesta di un referendum popolare.
Tratto da Fanpage.it L’appartenenza ad associazioni pro vita, le pubblicazioni su riviste religiose, le posizioni iper-conservatrici sui temi etici, accomunano la grande maggioranza dei professori, giuristi, medici chiamati a far parte del Comitato di bioetica, che fa consulenza al governo. Dubbi sull'aborto, contrarietà a eutanasia e suicidio assistito; per la sacralità della vita e la tutela della famiglia naturale. Il nuovo Comitato di bioetica nominato fa Giorgia Meloni è il terreno su cui il governo marca la sua impronta ideologica e trova una sintesi alla "rivoluzione conservatrice" delle destre. Il Comitato è un organo consultivo, a cui il governo si appoggia per chiedere pareri sui grandi temi di bioetica e biodiritto che interessano il Paese: il rapporto tra tecnologia e medicina, la cura della vita umana, il progresso delle scienze. Gli ultimi pareri formulati dal Comitato riguardano la pandemia e le vaccinazioni anti Covid. Ma è plausibile ipotizzare che nei prossimi anni il Comitato sarà chiamato a occuparsi  di temi su cui ormai da tempo  sono al centro dello sconto ideologico tra le forze politiche: aborto, eutanasia, maternità surrogata, gender. Per scegliere i membri del nuovo comitato, Meloni ha detto di aver tenuto conto "dei criteri di pluralismo ideale e professionale". In realtà, se si guarda in particolare alle new entry, tra i componenti nominati dal governo, emerge una matrice e comune.