Tratto da Openonline di Gianluca Brambilla Ecco i primi dettagli della riforma sulle droghe leggere sul tavolo del ministro della Salute tedesco Possesso legale fino a 20 grammi per i maggiorenni, vendita regolamentata e limite al 15% del principio attivo Thc. Sono questi alcuni dei punti principali del piano messo a punto dalla Germania per la legalizzazione della cannabis. La riforma, riportata oggi in anteprima da Rnd, ha come obiettivo principale la depenalizzazione dell’acquisto e del possesso di piccole quantità di cannabis. La riforma del mercato delle droghe leggere era stata promessa in campagna elettorale da ognuno dei tre partiti che oggi compongono la cosiddetta «coalizione semaforo»: socialisti, verdi e liberali.

Il piano tedesco

La bozza della riforma è ora sul tavolo del ministro della Salute Karl Lauterbach, che la sottoporrà agli altri ministeri coinvolti. Ma cosa prevede di preciso il piano tedesco? Innanzitutto, i maggiorenni che acquistano o possiedono fino a 20 grammi di cannabis non potranno essere puniti. Anche la coltivazione cesserà di essere un reato: la nuova legge, infatti, consentirà l’autocoltivazione di un massimo di due piante per scopi terapeutici o ricreativi. Più stringente invece la regolamentazione delle attività di vendita. I negozi di cannabis, infatti, potranno operare solo se in possesso di un’apposita licenza e dovranno rispettare un limite massimo del 15% di Thc, il principio attivo della pianta. Resta vietata la vendita di cannabinoidi sintetici, così come qualunque forma di pubblicità di prodotti a base di cannabis. Secondo la bozza anticipata oggi, il governo tedesco sta valutando anche la possibilità di vendere piccole dosi non solo nei negozi dotati di licenza, ma anche nelle farmacie. Una soluzione, si legge nel documento, che permetterebbe di «sopprimere il mercato nero».
Tratto da Jacobin, di David Sirota 
Biden ha recentemente chiesto clemenza per i piccoli consumatori di marijuana. I governatori repubblicani che hanno rigettato il suo appello stanno ricevendo grosse donazioni dalle aziende che gestiscono le galere

I governatori repubblicani che hanno rifiutato una nuova richiesta della Casa Bianca di amnistia per i condannati per la detenzione di piccole quantità di marijuana hanno raccolto ingenti donazioni per la loro campagna dall’industria carceraria privata che ha un interesse finanziario nel continuare la guerra alla droga.

Giovedì scorso, Joe Biden ha fatto sapere che sta «esortando i governatori ad amnistiare i piccoli reati statali di possesso di marijuana». Rispondendo, i governatori repubblicani Greg Abbott (Texas), Bill Lee (Tennessee) e Asa Hutchinson (Arizona) hanno dichiarato che non avrebbero accolto la richiesta. Sono gli stessi governatori che hanno rastrellato più di 263.000 dollari da donatori legati all’industria delle carceri private, che trae profitto da politiche e carcerazioni dure contro la criminalità. In tutto, l’industria delle carceri private ha investito più di un milione di dollari nelle elezioni statali negli ultimi quattro anni, principalmente a favore dei repubblicani.