Tratto da volerelaluna di Giovanni Caprio

La differenziazione prevista in Costituzione e insita nell’autonomia non può non essere messa in stretta relazione con tutti gli altri principi fondamentali con cui la Costituzione segna in modo irrevocabile la nostra Repubblica, in particolare con quello di uguaglianza sostanziale, che chiama in causa il pieno sviluppo della personalità di ciascuno e l’effettiva partecipazione di tutti alla vita economica, politica e sociale del Paese. Stiamo parlando del collante che consente alla nostra Repubblica di essere una e di restare indivisibile, di rendere permanente il processo di unificazione nazionale tramite la lotta alle diseguaglianze tra persone, tra gruppi e tra territori. Il regionalismo, dunque, pur se basato sulla differenziazione, non può assolutamente trasformarsi in un moltiplicatore delle diseguaglianze, pena il venir meno dell’adempimento dei «doveri inderogabili di solidarietà economica, politica e sociale» di cui all’art. 2 della Costituzione. C’è bisogno, quindi, di un regionalismo ripensato e organizzato su base solidaristica in grado di ridurre sempre più le disuguaglianze territoriali e non già di “fughe in avanti” verso differenziazioni territoriali ulteriori che potrebbero irrimediabilmente compromettere l’unità del Paese. Una unità che già scricchiola pesantemente sotto il peso delle attuali differenziazioni territoriali. A partire dalla scuola.

Tratto da Volerelaluna di Domenico Gallo 1.

Secondo l’ultimo comunicato di Palazzo Chigi, il Consiglio dei Ministri ha «definito il percorso tecnico e politico per arrivare, in una delle prossime sedute del consiglio dei ministri, all’approvazione preliminare del disegno di legge sull’autonomia differenziata». In questo modo è stato messo sui binari il treno che porterà all’approvazione dell’insano progetto dell’autonomia differenziata sulla base della proposta di “legge di attuazione” dell’art. 116, 3 comma Costituzione presentata dal ministro Calderoli. Grazie all’attivismo del ministro leghista, il dibattito sull’autonomia differenziata è uscito fuori dalla clandestinità ed è diventato di pubblico dominio. Per questo è importante chiarire all’opinione pubblica in cosa consista l’autonomia differenziata e quali sono i pericoli che si prospettano.