Tratto da una parola al giorno 

li-be-rà-le

SIGNIFICATO: Generoso, magnanimo; fautore del liberalismo; mentalmente aperto e rispettoso delle libertà altrui

ETIMOLOGIA: voce dotta recuperata dal latino liberalis ‘proprio, degno di uomo libero’, e anche ‘nobile, generoso’, da liber‘libero’.

  • «Sono liberale, per me su queste faccende lo Stato non dovrebbe intervenire.»

«Il liberalismo, prima che una questione di più o di meno in politica, è un'idea radicale della vita: è credere che ogni essere umano debba essere libero di adempiere il proprio individuale e destino».

A dar retta a quanto scritto quasi un secolo fa dal filosofo spagnolo Ortega y Gasset, chi mai potrebbe rigettare la qualifica di liberale? D’altra parte, non solo il latino liberalis deriva da liber ‘libero’ – e come essere contrari alla libertà? –, ma il suo significato originario è ‘degno di un uomo libero’; perciò le arti liberali (come la , la geometria, la dialettica) erano dette così: in quanto vi si dedicavano persone libere dal bisogno di guadagnarsi da vivere, ossia di condizione sociale elevata. Logico quindi che liberale significasse anche ‘nobile, generoso, magnanimo’. Poi, tra il 18° e il 19° secolo, quando il termine ha assunto un significato politico, essere liberale equivaleva ad essere fautore della libertà, contro le monarchie assolute. E anche qui, chi mai avrebbe da ridire? Tutti liberali, quindi? Un momento.