I governatori repubblicani che hanno rifiutato una nuova richiesta della Casa Bianca di amnistia per i condannati per la detenzione di piccole quantità di marijuana hanno raccolto ingenti donazioni per la loro campagna dall’industria carceraria privata che ha un interesse finanziario nel continuare la guerra alla droga.
Giovedì scorso, Joe Biden ha fatto sapere che sta «esortando i governatori ad amnistiare i piccoli reati statali di possesso di marijuana». Rispondendo, i governatori repubblicani Greg Abbott (Texas), Bill Lee (Tennessee) e Asa Hutchinson (Arizona) hanno dichiarato che non avrebbero accolto la richiesta. Sono gli stessi governatori che hanno rastrellato più di 263.000 dollari da donatori legati all’industria delle carceri private, che trae profitto da politiche e carcerazioni dure contro la criminalità. In tutto, l’industria delle carceri private ha investito più di un milione di dollari nelle elezioni statali negli ultimi quattro anni, principalmente a favore dei repubblicani.Il sistema del welfare: i servizi sociali, le comunità alloggio per minori e i servizi educativi, le famiglie affidatarie, i servizi di neuropsichiatria infantile, i giudici del tribunale per i minori portano via i bambini alle famiglie povere, per darli alle famiglie ricche. Noi dimezziamo questi servizi e con i soldi risparmiati diamo sussidi alle famiglie povere salvando i bambini dal crudele allontanamento. Questo l’inconfessabile presupposto da cui prende le mosse il disegno di legge dell’assessora regionale Chiara Caucino che, sorda alle proteste e agli argomenti che da due anni lo accompagnano, si accinge a portarlo al voto in Consiglio regionale, evidenziandone il velleitarismo col titolo “Allontanamento zero”.