Tratto da Il Mulino di Michele Bellini

Che cos’hanno in comune le reazioni alla direttiva europea per l’efficientamento energetico degli edifici e quelle seguite alle azioni dei giovani attivisti per il clima?

Entrambe rivelano un grande fenomeno di negazione collettiva – volontaria per alcuni, involontaria per altri, incolpevole per molti – di quanto sta accadendo. Almeno per mitigare gli effetti negativi del riscaldamento globale – fermarli completamente è ormai impossibile – servono azioni senza precedenti, per urgenza, radicalità e pervasività. Eppure, davanti a una realtà che non potrebbe essere più evidente, entrano in gioco meccanismi di diversa natura che ci impediscono di cogliere fino in fondo le implicazioni del surriscaldamento globale.