Tratto da Ultima Voce di Adele Dainese
Vanessa Mendoza Cortés è un’attivista per i diritti umani andorrana, presidente dal 2014 di “Stop Viólences”, associazione che si batte contro la violenza di genere. Nel 2019 viene denunciata dal governo, a seguito di un intervento ad un Forum delle Nazioni Unite riguardante i diritti delle donne, in particolar modo quello all’aborto.
La sua disamina era inerente all’analisi del Comitato delle Nazioni Unite nei confronti dell’operato dell’Andorra per l’eliminazione della violenza contro le donne. La vicenda Cortés si inserisce perfettamente nel contesto socio-politico del Principato, che dal 2011 segue una linea di governo di centro destra, con a capo il partito “Democratici per Andorra”. Nonostante la richiesta formale di ritirare le accuse, da parte del legale di Cortés e la richiesta di archiviazione del caso da parte di Amnesty International, il processo è ancora in corso con l’accusa di “reato contro il prestigio delle istituzioni” e ad ottobre 2021 è stato rinviato a giudizio.
Tratto da ilpost
Lunedì circa 300 donne hanno manifestato a Varsavia, in Polonia, davanti alla casa di Jaroslaw Kaczynski, il leader del partito di destra radicale Diritto e Giustizia che guida il paese dal 2015. La protesta era stata organizzata in seguito ad alcune dichiarazioni dello stesso Kaczynski, secondo cui il calo delle nascite in Polonia sarebbe riconducibile all’abitudine delle donne più giovani di bere troppo alcol, ma ha incluso anche una generale rivendicazione di maggior diritti, in modo particolare sui temi legati all’aborto. La polizia ha impedito alle manifestanti di avvicinarsi troppo alla casa di Kaczynski, mentre venivano urlati vari slogan e mostrati cartelli per chiederne le dimissioni.