Tratto da il manifesto di Giuliana Sgrena Hanaa Edwar, pacifista, femminista, costretta all’esilio durante la dittatura di Saddam, fondatrice dell’associazione Amal, una ong che promuove progetti a favore delle donne, «donna araba dell’anno» nel 2013, è una militante instancabile. A vent’anni dall’invasione ci dà un’immagine cruda della realtà. Ha perso l’ottimismo suscitato dalla «rivoluzione d’ottobre», quando in piazza Tahrir, il 25 ottobre 2019, aveva manifestato un milione di iracheni, soprattutto giovani, ma non si arrende.
Tratto da Il Fatto Quotidiano di Monica Lanfranco Diritto e giustizia: così si chiama il partito che governa oggi la Polonia. Concetti cruciali, quelli delle due parole scelte per dare nome a una formazione politica, che però dal 2019 distrugge quel diritto (o meglio itti universali che sono quelli delle donne) e usa la giustizia contro di loro nella sua accezione biblica: punitiva,vendicativa e terrorizzante. Il tutto accade in un paese cattolico proprio là dove, decenni prima, nacque come reazione al totalitarismo sovietico, un movimento che per nome si dette la solidarietà.
Tratto da the submarine di Alessandro Massone

Il Pentagono sta impedendo all’amministrazione Biden di condividere con la Corte penale internazionale le prove raccolte dall’intelligence statunitense sui crimini di guerra commessi dall’esercito russo in Ucraina. I militari statunitensi sono contrari a offrire assistenza alla Corte, perché temono di creare un precedente che permetterà in futuro di perseguire cittadini statunitensi impegnati in operazioni militari all’estero. Le altre parti dell’amministrazione — tra cui le agenzie di intelligence stesse, e i dipartimenti di Stato e della Giustizia — vogliono invece collaborare.

Tratto da la legge per tutti di Carlos Aija Garcia Per eutanasia si intende ogni intervento medico che prevede la somministrazione diretta di un farmaco letale al paziente che ne fa richiesta e che soddisfa determinati requisiti. In pratica, si procura la morte di una persona, consenziente e consapevole delle proprie azioni, in maniera intenzionale e indolore. Non va confusa con il suicidio assistito: in questo caso, la persona che ne fa richiesta, sempre nelle sue piene capacità cognitive, si autosomministra il farmaco letale per porre fine alle proprie sofferenze. In Italia, l’eutanasia è reato, mentre è possibile – a determinate condizioni – mettere in atto il suicidio assistito. Invece, dov’è legale l’eutanasia?
Tratto da ValigiaBlu di Aleksej Tilman Martedì 7 marzo il parlamento georgiano ha adottato in prima lettura due bozze di un disegno di legge “sulla trasparenza dei finanziamenti esteri”, meglio nota come legge sugli agenti stranieri, atto che ha esacerbato le tensioni già presenti da giorni in aula e nelle strade di Tbilisi. Alla notizia dell’adozione delle bozze, una folla numerosa si è radunata davanti al parlamento. Dopo due notti di manifestazioni e scontri con la polizia, la mattina del 9 marzo il partito di governo Sogno Georgiano ha annunciato che avrebbe ritirato il disegno di legge, un messaggio inequivocabile sull’intensità delle proteste.
Tratto da Il Post Nei giorni successivi al grave naufragio avvenuto il 26 febbraio a Steccato di Cutro, in provincia di Crotone (Calabria), il governo guidato da Giorgia Meloni ha spiegato più voltedi volere impedire gli arrivi via mare di migranti contrastando le attività di due figure: i trafficanti di esseri umani e i cosiddetti “scafisti”, un termine usato quasi solo quando si parla di immigrazione per definire persone che guidano le imbarcazioni o i gommoni su cui i migranti arrivano in Italia. Mentre i trafficanti, cioè le persone che organizzano questi viaggi, sono spesso assai difficili da individuare e processare, ogni anno in Italia vengono arrestati decine di cosiddetti scafisti.
Tratto da Lifegate di Ilaria Chiavacci Se lo scorso febbraio avessimo aperto il dizionario Devoto Oli, alla voce “color carne” avremmo letto: “Color rosa pallido simile a quello della pelle umana”. Oggi, oltre al Nuovo Devoto Oli, hanno cambiato la loro definizione di color carne anche il Dizionario Garzanti di Italiano, il Nuovo De Mauro per Internazionale, la Treccani e lo Zingarelli-Zanichelli.
Tratto da ValigiaBlu di Roberta Aiello Una rete di volontari russi, impegnata a sostenere i rifugiati di guerra ucraini e a portarli fuori dal proprio paese verso l'Europa, che sfida le autorità rischiando di pagare un prezzo che può essere molto elevato. La racconta il Washington Post. Una sorta di Underground Railroad, la rete informale di itinerari segreti e luoghi sicuri utilizzata negli Stati Uniti d'America dagli schiavi afroamericani, dalla fine del XVIII secolo fino alla metà del XIX secolo, per fuggire negli “Stati liberi” e in Canada con l'aiuto degli abolizionisti, solidali con la loro causa.
Tratto da Lifegate di Luigi Mastrodonato

Il 24 febbraio 2022 Kiev e le principali città dell’Ucraina si svegliavano sotto il rumore delle sirene e dei bombardamenti. Dopo mesi di preparazioni e di smentite, la Russia dava l’inizio all’aggressione bellica al suo paese confinante, pensando di chiudere la faccenda nel giro di pochi giorni. Un anno dopo le operazioni militari vanno avanti e l’Ucraina resiste. Il bilancio di questi 365 giorni è la distruzione di interi territori e città, come Mariupol. Per quanto riguarda le vittime mancano dati certi: si parla di centinaia di migliaia di persone e questi numeri sono destinati ad aumentare, visto che la fine del conflitto appare un miraggio. E questa è anche una tragedia ambientale.

La devastazione ecologica causata dalla guerra in Ucraina dell’ultimo anno ha pochi precedenti nella storia. L’impatto su flora e fauna dei bombardamenti e dei combattimenti è gravissimo, così come gravissime sono le conseguenze sull’agricoltura e in termini di emissioni. Quella in corso è prima di tutto una tragedia umanitaria, ma anche ambientale. E le due cose non vanno separate, dal momento che i danni ecologici di oggi sono la miccia per ulteriori catastrofi umanitarie di domani.

Tratto da il Sussidiario di Niccolò Magnani

Eutanasia, l’importante appello di 800mila operatori nella sanità di Francia contro il progetto di legge del Governo Macron: “medici curano e aiutano pazienti, non danno la morte”.

L'appello delle aziende della sanità di Francia contro il testo sull'eutanasia

Mentre prosegue spedito il progetto di legge sull’eutanasia e il suicidio assistito in Francia – dopo aver incassato quello pochi giorni fa sull’aborto in Costituzione – il Governo Macron-Borne si ritrova alle prese con un importante e vasto appello siglato da 800mila professionistiche operano nella sanità francese. In tutto 13 organizzazioni e società scientifiche firmano un testo comune che respinge la pratica dell’eutanasia, definendola «incompatibile con la professione di assistenza medica». La notizia non è da poco tanto da conquistare la prima pagine di “Le Figaro” in Francia, entrando nel dibattito dell’opinione pubblica negli stessi giorni in cui le vaste proteste sulla riforma pensioni riempiono le piazze francesi.

Tratto da Il Dubbio di Damiano Aliprandi

Aumentano i ricorsi pendenti presso la Corte europea dei diritti umani (Cedu). L’Italia è tra i primi cinque Paesi che registrano tale aumento. Infatti sono oltre 74.650 i ricorsi, che per il 74% dei casi riguardano 5 Paesi: Turchia, Federazione Russa (non più parte alla Convenzione), Ucraina, Romania e appunto l’Italia che ne conta ben 3.550. È scritto nero su bianco nella relazione annuale della Cedu del 2022 a firma della presidente della Corte Europea Siofra O’Leary . Questo dato conferma l'importanza dell'attività della Cedu e la necessità di rafforzare la protezione dei diritti umani anche nel nostro Paese.